Tribunale: per riaverlo serve una proposta territoriale

Teatro Cagnoni pieno di sindaci, rappresentanti delle istituzioni e semplici cittadini interessati per il convegno di stamattina "Ritorno alla giustizia di prossimità: effetti e benefici per i cittadini”. Il convegno è stato voluto dall’avvocato Giuseppe Antonio Madeo, ultimo presidente dell’ordine forense cittadino nonché componente del Coordinamento Nazionale per il ripristino dei Tribunali soppressi, e aveva il patrocinio del Comune di Vigevano unitamente al sostegno della sezione vigevanese di Aiga (l’associazione dei giovani avvocati) e dell’Associazione avvocatura vigevanese. Di fatto, per riavere il nostro tribunale serve un progetto territoriale condiviso che coinvolta non solo Vigevano ma anche il circondario per creare un vero e proprio "tribunale del Ticino".

C'era anche Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario di Stato alla Giustizia. Nel video, ecco il suo intervento. In precedenza «aveva assicurato che l’intera vicenda è alla sua attenzione, pur se, in tempi ragionevoli, la risoluzione potrebbe avvenire solo per alcuni uffici. Sotto quest’ultimo profilo, ha posto l’accento sulla necessità di ricevere, per il Ministero, approfonditi studi e proposte dai territori».

«Nei prossimi giorni - afferma l’avvocato Madeo - con il sindaco Ceffa dovremo trovarci con tutte le componenti politiche, sociali
ed economiche della città e del territorio e iniziare a discutere e programmare. Programmare la proposta territoriale da sottoporre poi al sottosegretario alla Giustizia».
Anche perché sembra che qualche realtà che si è vista eliminare il Tribunale, si stia già muovendo in tal senso. Il messaggio arrivato è chiaro: serve una proposta territoriale. Per questo sarà necessario un gioco di squadra che non dovrà coinvolgere solo Vigevano, ma anche la Lomellina ed i Comuni dell’abbiatense che facevano parte del circondario afferente al nostro Tribunale. E magari cercare di recuperare anche qualche realtà del magentino. Non sarà facile, ma occorre giocare tutte le carte. Perché oggi potrebbero esserci le condizioni per portare a casa il tanto agognato risultato. «Dopo circa 12 anni che vivo in prima persona questa battaglia - conclude l’avvocato Madeo - sono abituato a non illudermi e a non abbattermi. Bisogna lavorarci, tutti insieme e con più coesione e forza. E il lavoro può portare buoni frutti...».