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Neet: a Vigevano attivati tre laboratori gratuiti per giovani che non studiano e non lavorano

Orafo, calzatura e writing: le iscrizioni entro il 20 marzo

Ilaria Dainesi

Email:

ilaria.dainesi@ievve.com

16 Marzo 2023 - 17:16

Neet: a Vigevano attivati tre laboratori gratuiti per giovani che non studiano e non lavorano

Neet è l'acronimo inglese di Not (engaged) in Education, Employment or Training

Intercettare e coinvolgere i Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, in un percorso in grado di offrire loro una prospettiva di futuro. È lo scopo delle progettualità avviate dal comune di Vigevano, in collaborazione con diverse realtà. La prima, intitolata “Giovani Smart”, si propone di creare un’opportunità formativa ai ragazzi vigevanesi attraverso la partecipazione a un laboratorio di avviamento. Il secondo progetto, denominato “Il futuro in mano”, è iniziato a gennaio e coinvolge tutti i Comuni del piano di zona con l’intento di coinvolgere i giovani che stanno ricercando il loro percorso di vita. 

TRE LABORATORI GRATUITI

I ragazzi dai 15 ai 34 anni che non hanno ancora trovato la loro “strada” possono partecipare a uno dei tre laboratori gratuitiorafo, calzatura (con tutor il designer Franco Caresana) e writing (con tutor l’artista e tatuatore “Zyp”, Massimiliano Gattignolo). Per informazioni e per inviare la propria adesione, basta mandare una mail a giovanismart@startscs.it entro il 20 marzo.

«Il nostro obiettivo – ha spiegato l’assessore alle politiche giovanili Daniele Semplici – è contrastare l’abbandono scolastico e incentivare l’inserimento lavorativo. Per farlo, crediamo che occorra dare spazio ai ragazzi, offrendo loro opportunità per esprimersi. Il settore orafo e calzaturiero in particolare necessitano di manodopera qualificata, e questi percorsi possono rappresentare una porta di accesso per una futura professione».

L’iniziativa è curata dall’assessorato alle politiche giovanili, che ha ottenuto un finanziamento da regione Lombardia, e vede come partner Confartigianato, Fondazione Roncalli, Caritas e le cooperative Start e Ghan. «Solo nelle ultime settimane – ha spiegato il sindaco Andrea Ceffa – ho ricevuto diversi cittadini che mi hanno segnalato difficoltà a inserire i figli in un percorso occupazionale. È un fenomeno che è accresciuto dopo il Covid. Credo sia importante cercare di creare delle opportunità, e mostrare ai ragazzi che certe professioni sono interessanti. Oggi diremmo “instagrammabili”».

Don Moreno Locatelli, direttore di Caritas, sottolinea come sia fondamentale riuscire a «motivare, o rimotivare, questi ragazzi», spesso difficili da intercettare. Sul nostro territorio non esiste una fotografia del fenomeno, che è però in crescita. Per raccogliere i vari bisogni sui territori, sarà fondamentale la collaborazione di vari soggetti: i servizi sociali comunali, gli oratori, le scuole superiori, le società sportive, ma anche gli sportelli “Informa-giovani” attivi a Vigevano, Mortara e Sannazzaro. 

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