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27 Marzo 2023 - 11:13
PARONA - Le associazioni ambientaliste sono unite: «salvate il boschetto di vicolo Andrea Costa». Sorge su un’area privata di circa 7.800 metri quadri, sottoposta a vincolo in previsione dell’acquisizione da parte del Comune per un progetto di implementazione del parco centrale, al fine di creare un “polmone verde” permanente nel cuore del centro urbano».
«L’orientamento generale – ha detto il sindaco Marco Lorena durante la seduta della Consulta comunale per l’ambiente, lunedì scorso – è mantenere la metà del terreno a verde naturale e destinare il resto a installazioni di “verde attrezzato”». Esempi: un “percorso vita”, o un piccolo campo da pallacanestro, o un’area di sgambamento per i cani. Post seduta, Lorena ha chiarito di «voler sentire il parere del consulente urbanista prima di prendere una decisione».
Gli attuali proprietari dell’area, una serie di famiglie che risiede nel vicolo, hanno chiesto al Comune di rimuovere il vincolo esistente, impegnandosi nella realizzazione di un “arboreto didattico” basato su un progetto predisposto con l’aiuto di alcune associazioni naturalistiche del territorio (Legambiente, Lipu, Wwf). Anche queste famiglie erano presenti alla seduta.
«La Consulta – commenta il presidente, Riccardo Orlandi – pensa che quest’area verde costituisca una ricchezza per la comunità e che andrebbe salvaguardata nella sua interezza. Il suo ridimensionamento e la forzata convivenza con strutture destinate a una assidua frequentazione rischierebbero di far perdere le caratteristiche di naturalità e di sconvolgere l’ecosistema che vi si è via via costituito, allontanando la fauna che vi ha trovato rifugio. Apprezziamo l’impostazione generale della variante del Pgt, nel quale sono state tra riconosciute “al verde in ambito urbano funzioni essenziali di natura ecologica e ambientale, estetica e paesistica e di ausilio alla conservazione di un microclima più favorevole”. Per questo speriamo che l’elemento naturale del boschetto di vicolo Costa venga comunque preservato e valorizzato, in virtù dei principi appena citati».
L’arboreto didattico desiderato dai proprietari dei terreni è un progetto concreto: vedrebbe installazioni di legno per insetti e pipistrelli, un sentiero delle farfalle, cartelli informativi, un sito internet per promuovere le attività. Tutto col sostegno delle associazioni “verdi”. Renato Soffritti, rappresentante della minoranza, sostiene che «non ci siano valide motivazioni per espropriare un’area così importante per la fauna, la flora e la salute dei cittadini. Sostengo il progetto dei proprietari. Vorrei che il Comune lo patrocinasse. La popolazione va coinvolta, non messa davanti a scelte compiute. Questo bosco è un filtro per l’inquinamento che arriva dalla zona industriale: eviterei per questo l’accesso continuo».
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