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Ieri all’Istituto d’igiene

Prevenzione e controllo delle malattie infettive: convegno all’Università di Pavia

L’esperienza del Covid, l’antibioticoresistenza, la sorveglianza microbiologica sono alcuni dei principali temi trattati

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

01 Aprile 2023 - 10:46

Prevenzione e controllo delle malattie infettive: convegno all’Università di Pavia

Il convegno Prevenzione e controllo delle malattie infettive: governance, strumenti e approcci organizzativi integrati” si è tenuto ieri a Pavia

Far dialogare «i diversi attori coinvolti nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura delle malattie infettive a più alto impatto clinico e sociale sul territorio pavese». È il principale obiettivo che si erano prefissati i promotori del convegno, “Prevenzione e controllo delle malattie infettive: governance, strumenti e approcci organizzativi integrati”, che si è tenuto ieri (venerdì 31 marzo) nell’aula Checcacci dell’Istituto di Igiene dell’Università di Pavia, organizzato da Ats Pavia, dalla Società italiana di igiene e medicina preventiva e dalla Scuola di specializzazione in igiene dell’Ateneo. All'evento hanno partecipato rappresentanti di Ats, Asst, Irccs Policlinico San Matteo, Facoltà di Medicina e Ordine dei Medici.


«Siamo molto soddisfatte dei contenuti e della grande partecipazione a questo dibattito – è stato il commento del Direttore generale di Ats Pavia Lorella Cecconami e della professoressa Anna Odone, Ordinario di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ateneo pavese, co-ideatrici della giornata – Le malattie infettive costituiscono, e il Covid-19 lo ha mostrato con forza, un rilevante problema di sanità pubblica, che si inserisce nella complessità della transizione ecologica, epidemiologica e sociale che stiamo vivendo. Solo attraverso una logica di rete che ponga il cittadino al centro dei percorsi di prevenzione e di cura possiamo tutelare la salute del singolo e della collettività. Oggi, mettendo tutti gli attori attorno allo stesso tavolo sono emerse fattive idee di collaborazione e molto entusiasmo verso la costruzione di percorsi intersettoriali e multilivello che coinvolgano i sistemi sanitari e sociosanitari e tutti i professionisti della salute, con attenzione alla promozione della salute, all’empowement del cittadino e alla corretta comunicazione».


Il dottor Danilo Cereda, Direttore della prevenzione in regione Lombardia, ha presentato le linee programmatiche tracciate nel Piano regionale di prevenzione. Nel corso dei lavori sono intervenuti il presidente della sezione lombarda della SItI, il professor Carlo Signorelli (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano); il presidente dell’Ordine dei Medici di Pavia, il dottor Claudio Lisi; la presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia, la professoressa Cristina Tassorelli. Il direttore della Prevenzione di Ats Ennio Cadum, il dottor Stefano Cacitti, il direttore sociosanitario di Asst Pavia Gianluca Peschi, la dottoressa Marina Leidi hanno presentato i servizi e i numeri della sorveglianza delle malattie infettive e delle vaccinazioni, parlando del processo di riforma territoriale in atto. Per i medici di medicina generale, il dottor Tommaso Mastropietro ha evidenziato il ruolo cruciale della medicina di famiglia nell’educazione sanitaria ai cittadini, nell’accuratezza prescrittiva e nel corretto uso degli antibiotici.


Il professore Raffaele Bruno, Ordinario di Malattie Infettive, ha parlato dell’esperienza del Covid, e ha poi sottolineato come «il fenomeno dell’antibioticoresistenza sia una delle principali emergenze sanitarie cui fare fronte comune con gli strumenti a disposizione nelle reti ospedaliere ed extra-ospedaliere». L’importanza di questa sinergia è stata sottolineato anche nel corso dell’intervento del professor Gianluigi Marseglia in merito ai nuovi bisogni di salute della popolazione «su cui la pratica, la ricerca e la formazione in ambito pediatrico si stanno modulando con particolare successo». In chiusura, il professor Fausto Baldanti, coordinatore nazionale del progetto PNRR INF-ACT, ha relazionato «sui temi della sorveglianza microbiologica e dell’inscindibile rapporto tra salute umana, animale e dell’ambiente che ci circonda».

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