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CONSIGLIO COMUNALE
05 Aprile 2023 - 22:14
La seduta del consiglio comunale di lunedì sera
Quattro euro all’anno in più per un single, 8 per una famiglia di due persone, 9 per tre componenti e 12 per quattro. Sono gli aumenti della Tari che attendono i mortaresi nel 2023. Il rincaro è stato approvato lunedì sera con il bilancio di previsione, che ha avuto il via libera a maggioranza dal consiglio comunale, con il voto contrario dei due esponenti del Pd (Barbieri e Della Bella), dell’unico dei tre della Lega presente (Tarantola) e di Rifondazione (Abbà).
Secondo i calcoli del Comune infatti i costi per la raccolta e smaltimento rifiuti saliranno di circa 136 mila euro, in particolare per gli aumenti del carburante e del conferimento al termo di Parona. E per legge il gettito deve essere pari ai costi. Dopo una serie di simulazioni, ha spiegato l’assessore al bilancio Renato Ferraris, si è deciso di far gravare il maggior onere solo per il 40% sulle famiglie e per il 60% sulle utenze non domestiche, che vedranno salire la cifra rispettivamente del 3,27% e del 7,97%.
Così la stangata sarà più pesante per le aziende: ad esempio una banca pagherà 155 euro in più, un autosalone 137, un albergo 321, un’autofficina 100, un bar 159, un negozio di alimentari 195, un fruttivendolo 137, l’ospedale avrà un rincaro di 6679 euro, una casa di riposo di 817 e l’iper Bennet di 2187 (solo di quota fissa, perché per lo smaltimento provvede in proprio, come altri supermercati).
Il gettito totale, compresa la tassa del 5% dovuta alla Provincia, è previsto in 2.695.691 euro. Certo potrebbe essere minore se Mortara non fosse ferma a un misero 57,06% di differenziata, dato per altro in peggioramento nel 2021.
Non cambiano invece le aliquote dell’Imu né dell’addizionale Irpef. Giuseppe Abbà (Prc) ha protestato perché la soglia d’esenzione resta a 12 mila euro, «troppo bassa». Dalla maggioranza Riccardo Desa (FdI) ha convenuto: «Ha senso alzarla, visto l’aumento del costo della vita. Non è detto che prossimamente non si possa fare».
Sul bilancio Marco Barbieri (Pd) ha notato: «Vedo scelte che non danno un impulso al cambiamento che ci si aspettava». Per Giuseppe Abbà (Prc) «ci sono tutte le premesse per arrivare a ulteriori osservazioni della Corte dei conti». Gerry Tarantola (Lega) ha dissentito sulla necessità di aumentare la Tari: «Ci sarà un bando, con la possibilità di risparmiare». In generale ha osservato: «Non ho visto un cambio di marcia. Ci si è illusi sui fondi Pnrr, ma nella realtà non è così semplice portarli a casa». Pronta la replica del sindaco Ettore Gerosa: «Non moltissimi, ma qualcuno siamo riusciti ad aggiudicarcelo». E Annalisa Zenone (Viviamo Mortara) ha infierito: «I bandi per l’edilizia scolastica c’erano lo scorso anno, se solo la vecchia amministrazione avesse partecipato».
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