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il caso
07 Aprile 2023 - 21:34
A Gambolò un cittadino ha inviato al Prefetto di Pavia una lettera, chiedendo un parere sul regolamento comunale della Tari (foto di repertorio)
È una questione di principio quella che ha portato un cittadino di Gambolò a rivolgersi al prefetto di Pavia Francesca De Carlini, segnalando una situazione che ritiene paradossale: ovvero il fatto che il Comune in cui vive faccia «pagare la Tari alle persone decedute», sintetizza l'uomo, che ha scoperto il caso presentando una richiesta di variazione dell’utenza in seguito alla morte di un familiare.
Il regolamento comunale relativo alla Tari del comune di Gambolò prevede, all'articolo 11, che il calcolo della tariffa di ciascun utenza domestica consideri, oltre alla superficie dell'immobile, anche il numero degli occupanti che risultano alla data del 31 marzo dell'anno di riferimento. «Le variazioni intervenute successivamente avranno efficacia a partire dall’anno seguente», è poi specificato nel regolamento.
In alto, il primo comma dell'articolo 11 del regolamento comunale sulla Tari del comune di Gambolò
Gambolò non è l'unico Comune che calcola l'importo della Tari congelando la situazione in un particolare momento dell'anno, ma spesso, in altri enti locali, sono previste forme di rimborso nel caso in cui la variazione sia relativa a una riduzione del numero dei componenti della famiglia. Altri Comuni, come Vigevano ad esempio, prevedono la rideterminazione della tariffa nel momento in cui viene comunicata una variazione del nucleo familiare.
«L'ufficio tributi – racconta il cittadino – in pratica aggiorna le liste una volta l'anno. Quindi se uno muore dopo il 31 marzo, per semplificare, la sua famiglia paga la tassa per tutto l'anno in corso». Il cittadino ha così deciso di scrivere al prefetto e al vice-prefetto: «Come fa un morto a produrre rifiuti? E come si può tassare un morto? – sono le questioni poste nella missiva – È legale? È costituzionale? È etico? Non voglio segnalare un caso singolo, ma una situazione che riguarda tutti i residenti a Gambolò, perché per le famiglie, oltre al lutto, c'è la beffa burocratica. Ho chiesto per questo un parere di legittimità sull'applicazione di questa tassa comunale».
INTERVIENE IL SINDACO
Sulla vicenda interviene il sindaco Antonio Costantino: «Gli uffici comunali hanno semplicemente applicato il regolamento – spiega il primo cittadino di Gambolò –. Comunque, nel caso un organo superiore dovesse individuare delle anomalie, siamo pronti ad accogliere gli eventuali rilievi e a modificare il regolamento Tari in base alle direttive di legge».
La tassa sui rifiuti (TARI) è il «tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre i rifiuti medesimi» è la definizione del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
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