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Comunità energetiche: a Vigevano ne nascerà una

L'annuncio del sindaco Ceffa all'incontro pubblico che si è svolto alla Fabbrica dell'Energia. Ma il percorso è ancora lungo e complesso. Cosa sono e come funzionano le Cer

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

19 Aprile 2023 - 17:59

Comunità energetiche: a Vigevano ne nascerà una

VIGEVANO - Ci sono già una dozzina di proposte, pervenute al Comune, che riguardano le Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer). E il percorso per crearne almeno una, come auspica il sindaco Andrea Ceffa, è iniziato. Ci sarà un passaggio in consiglio comunale la settimana prossima, ci sono le idee raccolte tramite una manifestazione di interesse lanciata dal Comune e scaduta in questi giorni. L’idea già abbozzata è di creare una Cer nella zona ovest di Vigevano, con il Palazzetto dello Sport come punto di riferimento.

Relatori e pubblico all'incontro di martedì sera alla Fabbrica dell'energia

È quanto emerso dall’incontro che si è svolto martedì sera alla Fabbrica dell’Energia di via Gramsci, uno spazio creato da Vipetrol, dove si trovava il vecchio cinema Astoria, dedicato proprio al tema dell’energia rinnovabile. «Un luogo dove si progetta e si ricerca e con uno spazio a disposizione della comunità», ha spiegato in apertura dell’incontro Gabriele Toso, responsabile del dipartimento rinnovabili dell’azienda.

Da sinistra: Ruggiero Colonna Romano, Paola Taglietti, Tranquillo Manielli

La serata ha visto la partecipazione di Ruggiero Colonna Romano, project manager di Milano Smart City Alliance, la rete di interventi e progetti studiata da Assolombarda. Come ha ricordato il sindaco Ceffa, tra Comune di Vigevano e l’associazione degli industriali è stato recentemente firmato un protocollo d’intesa per la creazione di una Cer a Vigevano.

Tra i relatori anche la dirigente del settore tecnico del Comune di Vigevano, architetto Paola Taglietti, coadiuvata da Sibilla Facoetti, responsabile del Servizio Tutela dell’Ambiente, Ecologia e Verde Urbano e l’Energy manager del Comune, ingegner Tranquillo Manielli. «Le comunità energetiche - ha detto quest'ultimo - potranno essere una svolta epocale, ma solo se tutti ci cederanno: le pubbliche amministrazioni, i cittadini, le imprese». Manielli ha poi risposto alla ediverse domande di chiarimento tecnico arrivate dal pubblico presente alla serata.

slide a cura del Comune di Vigevano

Lo scopo dell’incontro era quello di spiegare ai cittadini cos’è una Comunità Energetica Rinnovabile: su quali principi si fonda, che scopi ha, come si costituisce, chi sono i soggetti coinvolti, quali i vantaggi.

Le Comunità energetiche rinnovabili sono un nuovo modello di produzione e consumo di energia (che deve essere rinnovabile) che applica i principi della Sharing Economy, o economia collaborativa. Detto in parole povere, ha spiegato l’architetto Taglietti, «dal punto di vista fisico una Cer è composta da uno o più edifici dotati di impianti fotovoltaici in copertura, che producono ed in parte autoconsumano energia elettrica, e da uno o più edifici non dotati di impianti fotovoltaici che consumano tutta o parte dell’energia elettrica non autoconsumata dai produttori».

(slide a cura di Assolombarda)

L’energia eccedente gli autoconsumi è immessa nella Rete Elettrica Nazionale e ceduta al Gse (gestore servizi energetici) tramite convenzione. Il vantaggio - come ha spiegato Colonna Romano - sta proprio nella possibilità di ottenere incentivi economici (riconosciuti dal Gse) da questa attività di condivisione del consumo e cessione dell’energia eccedente. Altro vantaggio sarà, evidentemente, il risparmio in bolletta per le famiglie che parteciperanno alla condivisione della produzione e dei consumi.

(slide a cura di Assolombarda)

Riassumendo: 

  • Risparmio in bolletta per effetto dell’autoconsumo per i prosumer
  • Incentivi per la condivisione energia
  • Creazione di Reddito energetico per i consumer

In una città come Vigevano, con un centro storico piuttosto ampio dove i vincoli della Soprintendenza non consentono nella maggior parte deI casi l'installazione di impianti fotovoltaici, la Comunità energetica può offrire fasce orarie (ovviamente diurne, l'energia solare non viene immagazzinata) di consumo vantaggiose per gli edifici sprovvisti di pannelli. La Cer, ricordiamolo, è virtuale, nel senso che le case e gli edifici associati non sono connessi tra loro con un collegamento fisico. 

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