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VIGEVANO: AL MICRONIDO ARCOBALENO

Asilo bollente, non ci sono soldi per climatizzarlo

I genitori protestano, il Comune promette e infine ammette: «Sono venuti a mancare i fondi»

Claudio Bressani

Email:

claudio.bressani@ievve.com

26 Aprile 2023 - 22:59

Asilo come un forno, non ci sono soldi per l'aria condizionata

Mesi di proteste dei genitori, richieste al Comune, sopralluoghi tecnici, promesse. E poi l’annuncio: non se ne fa nulla, non ci sono più i soldi. Anche questa primavera-estate al nido Arcobaleno in viale Sforza all'angolo con via Berruti, in un edificio senza climatizzazione esposto al sole da mezzogiorno e per tutto il pomeriggio, farà caldissimo.

«Lo scorso anno – spiega la rappresentante dei genitori, Sara Cecchinato – nei locali si sono toccati i 36 gradi. Una situazione non assolutamente vivibile, al punto che molti erano costretti ad andare a prendere il proprio bambino alle 12,30 e portarlo a casa, sebbene avessero pagato la retta intera. È una questione di salute: lì dentro, con le finestre solo su un lato, a giugno e luglio è un forno. Ho visto bambini paonazzi, l’aria è irrespirabile. Avevamo chiesto che almeno mettessero un dispositivo portatile in sala nanna, in attesa di poter installare un impianto fisso di aria condizionata in tutto l’asilo».

Il micronido Arcobaleno è gestito dal personale di una cooperativa, ma è comunale, al pari della struttura. I bimbi tra uno e tre anni accolti sono 25. La prima mail inviata all’ufficio politiche dell’infanzia dalla rappresentante dei genitori è del 29 giugno 2022. Dopo alcuni solleciti dal Comune mandano un tecnico a fare un sopralluogo e fanno sapere che provvederanno.

Ma ancora nulla è cambiato quando il 27 settembre parte un nuovo sollecito. Il 6 ottobre la buona notizia: «I lavori per l’installazione dell’impianto di climatizzazione sono stati programmati e i tecnici hanno già provveduto al progetto, quindi posso confermarle che per l'estate prossima la struttura sarà dotata di impianto di climatizzazione».

Passano altri mesi, ma gli annunciati lavori non iniziano mai. A marzo, con la primavera in arrivo, i genitori tornano alla carica. E la risposta che ricevono dal municipio è sconcertante: «Purtroppo sono venuti a mancare i fondi per i lavori e l’acquisto delle macchine. Quindi ad oggi non posso garantire l’installazione per la prossima estate».

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