Cerca

MORTARA, NON PASSA LA PROPOSTA DI FDI

La civica stoppa l'intitolazione del «Parco Cossetto»

Anziché il giardino pubblico di via Mirabelli, la vittima delle foibe darà il nome a un generico «altro luogo» da decidere in futuro

Claudio Bressani

Email:

claudio.bressani@ievve.com

24 Maggio 2023 - 21:21

La civica stoppa l'intitolazione del «Parco Cossetto»

Il parco di via Mirabelli

Il parco di via Mirabelli non avrà il nome della vittima delle foibe Norma Cossetto, che tanto stava a cuore a Fratelli d’Italia. A mettersi per traverso sono stati gli alleati della lista civica Viviamo Mortara, che con i suoi 4 consiglieri è decisiva se si va alla conta. La mozione di FdI, evidentemente non condivisa in anticipo, è stata stoppata ieri sera in consiglio comunale da un emendamento dei civici, «condiviso da tutta la maggioranza» ha precisato il capogruppo Michele Mazzitello, anche se è evidente che Fratelli d’Italia ha dovuto adeguarsi e fare marcia indietro: in sostanza a Cossetto (giovane istriana seviziata e uccisa dai partigiani jugoslavi nell’ottobre 1943) non sarà intitolato il parco di via Mirabelli ma un generico «altro luogo nella futura toponomastica».

Diversamente la proposta non avrebbe avuto i numeri per passare. Tutte le minoranze erano infatti contrarie, Lega compresa, a dare un colore politico al nome di un’area destinata ai giochi dei bimbi. Ad agitare le acque per contrastare la scelta aveva contribuito nei giorni precedenti l’Anpi di Mortara, che chiedeva di «non intitolare un parco giochi utilizzato principalmente dai bambini a una figura, peraltro estranea al contesto locale, la cui vicenda drammatica viene spesso strumentalizzata a fini politici di parte». E in alternativa suggeriva il nome di don Giovanni Zorzoli, «conosciuto da tutti, per molto tempo assistente spirituale degli scout, formatore di diverse generazioni di ragazzi mortaresi».

In consiglio Giuseppe Abbà ha provato a rilanciare: «Si ritiri la mozione e si ricostituisca una commissione toponomastica per valutare le diverse proposte, valorizzando soprattutto le figure locali. È scorretto usare le intitolazioni come strumento di lotta politica. Quando ero sindaco non l’ho mai fatto». Ma la maggioranza ha mantenuto ferma la proposta, sostenendo che una commissione toponomastica sarebbe «del tutto inutile». La Lega si è detta d’accordo con la mozione emendata, non con quella originaria: «Azioni di questo genere – ha affermato Gerry Tarantola – non devono avere carattere politico, soprattutto se si tratta di un luogo di divertimento per i bambini».

Poi gli animi si sono surriscaldati. Abbà ha iniziato un excursus storico, premettendo che «Cossetto ha pagato per il padre, gerarca fascista, e io sono contrario alle vendette trasversali», ma ricordando le tante atrocità commesse in precedenza dai nazifascisti contro le popolazioni civili slave e invitando a «guardare al contesto». Finché il sindaco Ettore Gerosa, infastidito, non l’ha interrotto: «Ringrazio per questa lezione di storia, ma non c’entra niente». Replica piccata di Abbà: «Non mi fai stare zitto. Ho diritto a finire il mio intervento». Annalisa Zenone, Viviamo Mortara, insegnante: «Il consiglio comunale non è il luogo per fare lezioni di storia. Venga a farle a scuola, la invitiamo». Abbà: «Con la storia non ho iniziato a giocare io». E ha ripreso: «L’oppressione delle popolazioni slave era iniziata da prima della guerra. Non si poteva pensare che l’odio seminato non si ritorcesse contro, in un modo deprecabile che condanno».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su L'informatore

Caratteri rimanenti: 400