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L'Avis: "Sempre meno donazioni di sangue"

Il grido d'allarme: non c’è sufficiente turn-over e anche i bilanci dell’ultimo anno sono in passivo. Difficoltà pure nel servizio trasfusionale dell’ospedale, dove resta un solo medico

Davide Maniaci

Email:

dade.x@hotmail.it

26 Maggio 2023 - 10:40

L'Avis: "Sempre meno donazioni di sangue"

VIGEVANO - Si lavora in condizioni difficili. L’allarme arriva dall’Avis di Vigevano. Non è tanto l’approvazione la scorsa settimana del rendiconto 2022 a preoccupare (il passivo è di 8804 euro, ma i fondi risparmiati sono sufficienti a coprire), quanto l’emorragia della raccolta. La gente, soprattutto i giovani, non sente più la stessa necessità di donare il proprio sangue. Infine, la sezione fa i conti con la mancanza di personale del servizio Immuno-trasfusionale dell'ospedale civile di Vigevano, dove si effettuano le donazioni.

«Il problema – chiariscono Simone Carnevale Maffè, presidente di sezione, e Alessandro Ramponi, segretario – è la raccolta di sangue. Chi raggiunge i limiti di età e quando non può più donare non viene rimpiazzato. Le sacche diminuiscono, come del resto accade in tutta Italia. La mentalità è cambiata: il nostro ruolo è quello di contattare i donatori e di trovarne di nuovi, spingerli a venire con regolarità, cioè quattro volte l’anno per un uomo e due per una donna. Pochi rispettano questa frequenza, anche perché i criteri (giustamente) sono sempre più rigorosi. Se hai il tatuaggio, se hai subìto un piccolo intervento chirurgico, se stai prendendo antibiotici, non puoi procedere. C’è da dire che, per fortuna, per via di una maggiore prevenzione e di tecniche migliori, adesso occorre meno sangue rispetto al passato. Altrimenti non ce la faremmo mai ad essere autosufficienti. Capire il perché la gente doni meno, e perché i giovani siano meno interessati a prestare un servizio potenzialmente utile a chiunque, è una nostra priorità».

I problemi riguardano anche il servizio ospedaliero. Nel 2011 c’erano quattro medici. Adesso sono due, e da metà giugno ne resterà uno solo effettivo: il collega ha ottenuto un trasferimento. «Con un personale così ridotto – proseguono i vertici dell’Avis vigevanese – non è possibile neanche erogare un servizio al massimo. Anche gli infermieri sono in sottonumero. La media di donazioni di sangue quotidiana un tempo era di 22. Ieri sono state 11. Rispettiamo Asst Pavia, anche se non è sempre facile riuscire a parlare con i vertici. Attendiamo ancora lo spostamento del reparto in un’altra area dell’ospedale di Vigevano, come era stato promesso. L’attuale sede è in proroga».

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