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la città, il futuro
21 Giugno 2023 - 23:30
VIGEVANO - Cambio della guardia al vertice del Comitato Intercategoriale Vigevano e Lomellina, secondo il consolidato metodo della turnazione tra i presidenti delle varie associazioni. Ora è la volta di Renato Scarano, presidente di Ascom, che prende il testimone da Alberto Righini, presidente provinciale di Ance. La staffetta è anche l’occasione per fare una panoramica dei problemi del territorio e ribadire le posizioni e le proposte del Comitato.
L’elenco delle questioni irrisolte potrebbe essere stilato con il copia e incolla degli anni (a volte decenni) precedenti: infrastrutture, sviluppo, attrattività, turismo, decoro urbano. I temi sono noti. Ma Scarano vuole sottolineare un principio più generale: «Aldilà delle singole questioni, sulle quali a volte ci sono piccoli passi avanti o aggiornamenti, ci sembra che il profilo, nonostante le reiterate dichiarazioni dell’amministrazione comunale sulla volontà di alzare l’asticella, sia sempre modesto. A nostro parere si continua a volare basso, troppo basso per le ambizioni che deve avere una città come Vigevano e un territorio come quello lomellino».
Uno “scatto” che per Scarano significa prima di tutto «un maggiore coinvolgimento del Comitato Intercategoriale nelle decisioni prese dall’amministrazione e relative allo sviluppo economico, turistico, con lo scopo di dare maggiore attrattività al territorio e un conseguente rilancio della città». Attraverso, ad esempio, «l’incentivazione ad avviare nuove imprese, agendo anche attraverso incentivi relativi alla fiscalità locale». E per citare un esempio pratico: «Ci sono segnali di interesse di una importante azienda industriale in un’area periferica che aumenterebbe il livello occupazionale». Da marzo, poi, lamenta Scarano, sono state inviate «le considerazioni e le proposte riguardo le “Linee di indirizzo per il nuovo Pgt” ma da allora non ricevuto nessuna risposta da parte dell’amministrazione».
Il capitolo immediatamente successivo, inevitabilmente, è quello delle infrastrutture. «Il nuovo ponte è quasi terminato ma mancano le opere di collegamento alla viabilità ordinaria: l’amministrazione deve monitorare le tempistiche, la progettualità esecutiva e finanziaria di queste opere», dice il presidente di Ascom. «La strada per Malpensa - prosegue - pare finalmente avviata a vedere la luce. Speriamo venga indetta la gara in tempi brevi. Essenziale è terminare il ponte al più presto per sbloccare la progettazione del raddoppio ferroviario, che potrebbe nuovamente finire nel dimenticatoio». Curare le infrastrutture significa anche, secondo il Comitato Intercategoriale, «una costante opera di manutenzione della rete stradale, dei corsi d’acqua, dei ponti, delle sottoreti: ci pare di vedere troppa incuria».
Con il piano Vigevano.inc, si metterà mano a Palazzo Riberia, «ma non bisogna dimenticare gli altri contenitori cittadini, a partire da ex Macello, Colombarone, ex carceri, che potrebbero essere spinta per un’ulteriore evoluzione della città». E poi c’è il Castello. Da un recente convegno promosso da Assolombarda è emersa la volontà di una governance diretta da parte del Comune, una volta ottenuta la proprietà. «Ma questo - conclude Scarano - è un tema che va approfondito, perchè gestione significa scelta degli obiettivi e delle strategie, sulle quali anche noi vorremmo esprimerci».
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