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Google Arts And Culture, l'adesione del Comune di Vigevano

Gratuita la sottoscrizione sulla grande piattaforma web dedicata ad arte e cultura: «Ricadute significative e positive sulla città in termini di promozione del territorio, turismo e marketing territoriale»

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

27 Giugno 2023 - 17:28

Google Arts And Culture, l'adesione del Comune di Vigevano

VIGEVANO - Il Comune aderisce a Google Arts and Culture, la gigantesca piattaforma che il colosso americano del web mette a disposizione di istituzioni culturali, fondazioni, archivi e musei che desiderano divenire partner.

QUI UN PERCORSO DI GOOGLE ART AND CULTURE DEDICATO ALL'ITALIA

Con una delibera di giunta, infatti, si stabilisce la sottoscrizione «di apposito contratto con Google Cultural Institute, al fine di promuovere il patrimonio culturale del Comune di Vigevano». Adesione che, va precisato, è totalmente gratuita. Ora però l’amministrazione dovrà creare i contenuti consultabili su Google Arts and Culture, in coerenza con l’obiettivo - si legge sempre nella delibera - «della valorizzazione culturale e turistica del territorio, da realizzarsi soprattutto con la promozione, programmazione e realizzazione di iniziative ed attività culturali, sociali e del tempo libero, nonché la valorizzazione del territorio».

«Google Arts & Culture - prosegue l’atto della giunta - contribuisce a preservare e promuovere l’arte e la cultura online attraverso una piattaforma che consente agli enti culturali di creare collezioni ed esposizioni personalizzate che raccontino le diverse sfumature della propria eredità culturale e la rendano accessibile in tutto il mondo». L’amministrazione ritiene che con Google Arts and Culture si possano avere «ricadute significative e positive sulla Città di Vigevano in termini di promozione del territorio, turismo e marketing territoriale». L’Italia, con oltre 200 realtà coinvolte, detiene un primato: è il Paese con più partner di Google Arts and Culture in Europa, nel mondo secondo solo dopo gli Stati Uniti. E visto il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese non c’è da stupirsi.

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