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La seduta di giovedì
06 Luglio 2023 - 23:23
Durante il consiglio di oggi, giovedì 6 luglio, il computer portatile utilizzato per trasmettere la seduta in streaming è stato passato più volte da un consigliere all'altro (foto di Jose Lattari)
Sulla carta sarebbe dovuta essere una seduta veloce, con soli due punti all’ordine del giorno: le modifiche al regolamento per l’assegnazione degli orti urbani e la nomina del nuovo presidente del consiglio, dopo le dimissioni di Marco Invernizzi (manterrà la carica di consigliere), rassegnate per impegni lavorativi. Invece, il consiglio di oggi (giovedì 6 luglio) a Gambolò è stato rimandato dopo una serie di contestazioni per le modalità della seduta – convocata attivando lo streaming –, con tre componenti della maggioranza che si sono collegati da remoto. Le opposizioni hanno duramente criticato la strumentazione tecnologica e le modalità scelte, ritenute problematiche e non in linea con gli standard previsti per i consigli comunali. Criticità che, secondo la minoranza, avrebbero potuto invalidare la regolarità del consiglio. Dopo una breve sospensione, si è quindi deciso di rimandare la seduta; la data del prossimo consiglio non è ancora stata fissata.
Un momento dell'intervento della consigliera Helena Bologna (Forza Italia)
Tensioni evidenti si sono manifestate anche in maggioranza. La consigliera Helena Bologna (Forza Italia) ha ribadito nel corso della seduta come lo streaming sia stato attivato in maniera tardiva e con modalità giudicate insufficienti. Invitata dal sindaco Antonio Costantino, si è rifiutata di avvicinarsi al banco centrale per continuare il proprio intervento davanti computer portatile utilizzato per trasmettere e registrare i lavori. «Questo è il mio posto e ognuno ha il proprio banco – ha poi concluso la consigliera Bologna rivolgendosi al primo cittadino – Io non vengo lì, perché non sono comandabile da nessuno». Tra i banchi dell’opposizione sono stati scanditi complimenti e applausi. Una posizione di insofferenza, che la consigliera Bologna ha già manifestato pubblicamente nelle scorse settimane, chiedendo maggiore partecipazione e maggior peso politico. Insofferenza che in questo momento sembra acutizzarsi, forse anche in vista della nomina del nuovo presidente del consiglio comunale. Il nome di Bologna, insieme a quello di Natalino Gagliazzi, era stato indicato tra quelli “papabili” per ricoprire la carica.
La capogruppo di "Obbiettivo Comune" Elena Nai sta registrando il proprio intervento davanti al computer per consentire la partecipazione anche dei consiglieri collegati da remoto
(foto di Jose Lattari)
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