Riattivato il semaforo di Ozzero

L'annuncio era per lunedì prossimo, ma sono stati accelerati i tempi. Da oggi, giovedì 13 luglio, il semaforo di Ozzero è di nuovo riacceso. L'incrocio in località Soria tra la statale 494 e la più piccola 52 è di nuovo regolamentatato da semaforo. La decisione del sindaco di Ozzero, Guglielmo Villani, è sempre stata chiara: "senza semaforo, quell'incrocio è troppo pericoloso".

Venerdì 27 gennaio 2023 un’auto guidata da un uomo di 72 anni si è scontrata contro il semaforo e lo ha rotto, rendendolo inservibile. Molti si sono accorti che, nelle settimane successive, il traffico da e verso Vigevano sulla statale 494 era molto più scorrevole, e che i viaggiatori risparmiavano diversi minuti. Andando avanti coi mesi alcuni avevano quasi dimenticato che lì ci fosse un semaforo, e affrontavano l’incrocio senza rallentare, a velocità a volte molto più alta del consentito.

Le auto che arrivavano dalla più stretta 52 invece si “buttavano in mezzo” alla via maestra sperando in bene. Villani, primo cittadino di Ozzero, aveva sempre chiarito (come è legittimamente in suo potere) di voler ripristinare il semaforo il prima possibile. I motivi delle lungaggini erano burocratici. Bisognava aspettare che l’assicurazione rimborsasse i circa 13 mila euro necessari per la riparazione, e metterli a bilancio. Per un Comune piccolo non è semplice. «Sono il primo – aveva chiarito Villani – a volere una viabilità più agevole e funzionale possibile per tutti. I miei cittadini hanno segnalato l’estrema pericolosità di chi si immette dalla 52. Ho l’obbligo di tutelarli. Chi dice che “non è mai successo niente” ritiene che si dovesse aspettare il morto prima di agire?».

L’iter di riparazione è partito a giugno, coi soliti ritardi di ogni tipo. Alla fine del mese scorso Villani sperava di terminare. Ci sono volute due settimane in più. «Il problema – ha concluso il primo cittadino – verrebbe risolto dalla superstrada Vigevano - Malpensa. In alternativa, una rotatoria al posto del semaforo dovrebbe venire finanziata da Anas. Sarei favorevole, ma come Comune non ho le risorse».