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Vigevano

Il rilancio del Museo archeologico

Un nuovo ingresso dal Castello, visitatori in aumento, sempre più iniziative per tutti: dall'arrivo della collezione Strada, l'esposizione gode di nuova vita

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

16 Luglio 2023 - 11:07

Il rilancio del Museo archeologico

Un allestimento che non smette di crescere. Fino a circa un anno fa il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina sembrava in declino, adesso propone quasi un evento culturale a settimana e offre, a ingresso gratuito, la possibilità di ammirare la collezione Strada, reperti che coprono trenta secoli di storia, che rimarrà qui a tempo indeterminato. Anche l'ingresso cambia, non più la seconda porta a destra entrando nel cortile del castello di Vigevano dall'arco gotico, ma la prima, molto più visibile e che permette di gestire meglio il flusso di visitatori.

"Il nuovo ingresso - spiega Stefania Bossi, direttrice del museo - si trova sempre nell'androne neogotico (accesso da via Carrobbio): da sabato scorso si ha accesso al museo direttamente in sala I dalla prima porta a destra, invece che la seconda, migliorando la visibilità del museo, i percorsi di visita e la gestione dei flussi di visitatori. Il nuovo ingresso sarà utilizzato per tutto il periodo estivo e diventerà permanente dal prossimo anno, appena riusciremo a realizzare la rampa per il superamento barriere architettoniche e il nuovo spazio di accoglienza con bancone, bookshop e armadietti. Grazie ad un progetto interno della Direzione regionale Musei Lombardia il Museo ha infatti ottenuto i fondi per realizzare questi interventi migliorativi che andranno anche a riqualificare l'androne di accesso, rendendolo un posto piacevole dove poter sostare o informarsi sulle iniziative culturali non solo inerenti il museo ma tutte le realtà culturali presenti all'interno del Castello. Colgo l'occasione per anticipare in questa sede (non nascondo la soddisfazione) che il prossimo semestre gli studenti del Laboratorio di conservazione dell'edilizia storica del Politecnico di Milano si eserciteranno come caso studio proprio sul nostro museo e specificatamente sul tema del nuovo ingresso e dell'ampliamento delle sale espositive al primo piano. Del resto studio, ricerca e museo devono essere aspetti in continua interrelazione, non solo nella cura delle collezioni ma anche nella gestione e conservazione del bellissimo edificio in cui abbiamo sede".

Come mai questo rilancio. Nel senso che prima questo museo era obiettivamente quasi invisibile nelle dinamiche culturali vigevanesi. Adesso no. Chi ha deciso di investire a riguardo, e perché? quali sono gli obiettivi? c'è stato riscontro di visitatori? ha una media mensile?

"Il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina sta vivendo un periodo storico particolarmente felice per una serie di concomitanze favorevoli. In qualità di direttore sono arrivata poco più di un anno fa, ereditando un istituto culturale scientificamente ineccepibile grazie al lavoro di tutela prima e di conservazione poi svolto dalla dottoressa Rosanina Invernizzi. L'arrivo ad inizio 2022 della collezione Strada e di altri importanti depositi; il lavoro di programmazione delle attività conservative non solo della collezione ma anche delle strutture architettoniche; l'arrivo lo scorso settembre di tre nuove unità di accoglienza e vigilanza con la conseguente estensione dell'orario di apertura in maniera continuativa nelle giornate di sabato e domenica; la programmazione culturale messa in atto grazie alle competenze dello staff del museo e dell'intera Direzione regionale Musei Lombardia: tutto questo ha contribuito in maniera determinante a questo rilancio. E iniziamo a raccoglierne gli esiti. Il primo dato oggettivo è l'incremento di numero di visitatori che già solo a giugno ha superato gli ingressi annui storicamente più felici, oltrepassando i 10.000 visitatori (se ne possono ipotizzare altrettanti o quasi nella seconda parte del 2023). Ma non è solo una questione quantitativa, ma qualitativa: è sicuramente il feedback positivo ed entusiastico dei visitatori e dei partner istituzionali con cui stiamo collaborando (Comune, biblioteche, scuole, associazioni culturali, guide,...) che ci dice di essere sulla strada giusta e ci sprona a lavorare seriamente e quotidianamente a aumentare l'offerta culturale e le iniziative rivolte ai pubblici. L'obiettivo principale è quello di rendere il museo archeologico un luogo attivo frequentato soprattutto dalla comunità locale che ad oggi costituisce ancora una parte troppo contenuta dei nostri visitatori. Il museo deve essere un luogo dove andare e soprattutto tornare, dove poter imparare, confrontarsi, raccontarsi, ascoltare: un luogo in cui stare bene".

Stefania Bossi da un anno dirige il Museo archeologico



Finora che riscontro hanno dato le varie iniziative a cadenza settimanale? ce ne saranno altre?

"Le iniziative educative rivolte ai bambini e ragazzi hanno avuto esiti positivi sia in termini di adesioni che di soddisfazione dei partecipanti. Anche le conferenze e le iniziative per gli adulti riscuotono sempre una buona partecipazione e un ottimo apprezzamento. Attualmente sono in corso, il primo sabato di ogni mese, visite guidate tematiche aperte a tutti: un ciclo di incontri “Frammenti di...” tenuti da differenti specialisti che portano alla conoscenza di alcuni aspetti curiosi e interessanti della vita, delle abitudini e della storia di questo territorio. A settembre riprenderemo le iniziative culturali serali (il 10 settembre avremo il sesto e ultimo spettacolo del festival Voci umane giunto alla seconda edizione con Arianna Scommegna che si esibirà nel cortilone del Castello, il 17 settembre una delle tappe musicali del Festival Le altre Note “Harmonia mundi”). Sono in programma conferenze scientifiche con importanti appuntamenti durante le giornate europee del patrimonio (23- 24 settembre). Ad inizio autunno ritorneranno anche le iniziative con le biblioteche e in particolare prenderà avvio una importante collaborazione con la biblioteca dei ragazzi che si tradurrà in una serie di incontri mensili da ottobre 2023 a maggio 2024".

Quale sarà il futuro della collezione Strada? acquisirete altri pezzi importanti, da altro repertorio?

"La Collezione Strada è patrimonio culturale dello Stato italiano, grazie al lavoro di tutela svolto dalla allora Soprintendenza archeologica culminato nella dichiarazione di interesse culturale dell'intera collezione nel 1999 e alla procedura di esproprio condotto dalla Direzione generale Archeologica, Belle arti e Paesaggio con il fondamentale lavoro conclusivo svolto dalla Direzione generale Musei che si è occupata dei lavori di restauro e allestimento dei circa 250 oggetti della collezione, nell'attuale sede museale. La collezione è di proprietà pubblica e rimarrà assegnata al Museo Archeologico nazionale della Lomellina che ne dovrà garantire sempre la conservazione e la pubblica fruizione. Questo non esclude la valutazione e la coprogettazione di mostre temporanee e di prestiti delle opere, una volta appurata la scientificità e il tenore delle proposte".

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