Cerca

lomellina

Gambolò, bonifica ambientale dell'ex Metalplast: la Regione stanzia ulteriori 286mila euro

Previsto un terzo lotto di lavori all'interno del sito dismesso. Il sindaco Antonio Costantino: «Abbiamo lavorato per sbloccare una situazione che era ferma da troppi anni»

Ilaria Dainesi

Email:

ilaria.dainesi@ievve.com

24 Luglio 2023 - 15:39

Gambolò, bonifica ambientale dell'ex Metalplast: la Regione stanzia ulteriori 286mila euro

Lo stabilimento pericolante dell'ex Metalplast (foto di archivio di Jose Lattari)

L'intervento di messa in sicurezza dell'ex sito industriale della Metalplast, nelle campagne tra Gambolò e Garbana, ha ricevuto un ulteriore contributo regionale di 286mila euro, che serviranno a integrare il quadro economico precedentemente finanziato nell'ambito dei primi due lotti. E quanto ha annunciato l'assessore regionale all'ambiente Giorgio Maione. Complessivamente, la Regione ha messo a disposizione 3,6 milioni di euro per interventi di messa in sicurezza e bonifica del sito industriale, chiuso definitivamente nel 2007,  specializzato nel recupero di alluminio. «Il comune di Gambolò – fa sapere la Regione – è intervenuto presso il sito industriale dismesso ex Metalplast con un progetto di rimozione dei rifiuti abbandonati per il quale ha usufruito di un finanziamento regionale del 2019 (per il primo lotto) e un finanziamento nel 2022 per il secondo lotto, che è stato ora integrato con un importo mancante nel quadro economico precedentemente finanziato (è previsto anche un futuro terzo lotto); l’intervento riguarda la rimozione e il corretto allontanamento di rifiuti abbandonati».


Soddisfazione da parte dell'amministrazione comunale del sindaco Antonio Costantino: «Quello dell'ex Metalplast è uno dei progetti che abbiamo continuato a seguire nel corso di questi anni – spiega il primo cittadino – con l'obiettivo di sbloccare una situazione che era ferma da troppo tempo, mettendo quindi finalmente in sicurezza l'area e avviando il suo recupero ambientale. Al di là delle polemiche politiche che ci sono state anche di recente, polemiche che ritengo essere del tutto sterili, penso che questa amministrazione stia dimostrando attraverso i fatti di portare avanti il programma con cui ci eravamo presentati davanti agli elettori già nel 2017. E l'ambiente è sempre stato uno dei punti più importanti. La Regione ci ha riconosciuto il lavoro svolto e questo ulteriore finanziamento ci permetterà di procedere». Il terzo lotto (al momento non è ancora stato appaltato), oltre a completare la rimozione dei rifiuti stoccati nel sito industriale, prevede lo sbancamento dell'eternit e delle ceneri.

Lo stabilimento industriale dismesso si occupava della lavorazione e del recupero dell’alluminio. La chiusura era avvenuta nel 2007, ma i guai erano iniziati tre anni prima, quando i carabinieri del Noe avevano sequestrato lo stabilimento con l’accusa di stoccaggio di rifiuti speciali ed emissione di gas. L’azienda aveva poi registrato diversi cambi di proprietà. E, prima della chiusura definitiva, erano stati sequestrati due forni, con il blocco della produzione.  A pieno regime, la Metalplast trattava circa 100 mila quintali di materiale l’anno, dal cui venivano ricavati tra i 20 ed i 30 mila quintali di alluminio di seconda scelta. 

In alto, un sopralluogo dei tecnici prima dell'inizio delle operazioni di messa in sicurezza del sito industriale dismesso 

Nel video in basso, l'avvio dei lavori nel febbraio 2022

(foto e video di Jose Lattari)

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su L'informatore

Caratteri rimanenti: 400