Gambolò: nuovo impianto di illuminazione per il campo sportivo comunale

L’amministrazione comunale di Gambolò riprende in mano il progetto di riqualificazione ed efficientamento dell’impianto di illuminazione del campo di calcio. Nei giorni scorsi, attraverso una determina, è stato affidato un incarico a una società specializzata – la Energetiqa Srl, con sede a Gianico (Brescia) – che si occuperà della progettazione, della direzione lavori e del coordinamento della sicurezza. L’importo dell’affidamento è di 5.075 euro. «Stiamo affrontando – spiega il sindaco Antonio Costantino – tutta una serie di lavori che negli ultimi mesi erano stati accantonati per una serie di contingenze e di “emergenze”. L’intervento di rifacimento dell’illuminazione del campo sportivo presenta degli aspetti di natura tecnica. Mi riferisco al risparmio energetico che si otterrà con la nuova illuminazione a led. E a un’esigenza della società sportiva, perché le attuali luci non sono più in linea con i criteri vigenti imposti dalla federazione sportiva, ed era quindi necessario prevedere un adeguamento. Ma c’è, soprattutto, una finalità sociale: vogliamo dare lustro al calcio gambolese e, per farlo, è importante rendere la nostra struttura più attrattiva per la scuola calcio e, in generale, per chi pratica sport».

L’iter amministrativo per avviare i lavori è partito, e il prossimo fondamentale passaggio sarà la pubblicazione del bando per appaltare l'intervento. Anche i soldi per finanziarlo sono già stati accantonati nel bilancio, si parla di oltre centomila euro. «Ora tutto dipenderà dai tempi legati all’assegnazione della gara – continua il primo cittadino di Gambolò – Ma, se tutto va come speriamo, entro la fine dell’anno dovremmo riuscire ad avviare il cantiere. L’intervento al campo sportivo non è l’unica iniziativa che abbiamo pianificato per favorire l’attività sportiva. Già lo scorso anno – prosegue il sindaco Costantino – avevamo ridotto del 25% il costo orario dei campi, cioè il palazzetto, i campi da tennis, ecc, alla Polisportiva proprio per cercare di non produrre aumenti anche sulle rette di iscrizione dei ragazzi, e gravare quindi di conseguenza sui bilanci delle famiglie».