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POLEMICA TRA COMITATO ORGANIZZATORE E COMUNE

Mortara, dopo la sagra lo scontro continua sul plateatico di "O... che bontà"

«Ci hanno chiesto 2 mila euro». L'altro ristorante, "Locanda", invece esentato: «Ha offerto il rinfresco»

Claudio Bressani

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claudio.bressani@ievve.com

27 Settembre 2023 - 21:15

Mortara, dopo la sagra lo scontro continua sul plateatico di "O... che bontà"

Il ristorante "O... che bontà" allestito da Comitato organizzatore e Croce Rossa

Finita la sagra del salame d’oca, non si attenuano le polemiche tra il Comune e il Comitato organizzatore. L’ultimo fronte riguarda il tendone del ristorante “O... che bontà” allestito in piazza Dughera dal Comitato insieme alla Croce Rossa. I promotori sostengono di essere stati fatti oggetto di un’attenzione “speciale” da parte del Comune, con tre controlli nel giro di meno di 24 ore.

Per primi, sabato mattina, sono arrivati i vigili a contestare l’utilizzo di una presa di corrente comunale per alimentare un frigorifero (tra le tante richieste di autorizzazioni di quella si erano dimenticati, è stata la spiegazione). Poi, in serata, ancora gli agenti della polizia locale si sono recati a controllare che gli amari proposti in menu non fossero oltre i 21 gradi alcolici previsti dalla licenza (non lo erano).

Infine, domenica, un incaricato della ditta di riscossione Colombo si è presentato per chiedere il pagamento di 2046,20 euro di plateatico, come mai era accaduto in passato, quando il sedime pubblico è sempre stato concesso gratis al Comitato organizzatore. L’addetto ha riferito di aver ricevuto dal Comune istruzioni di non riscuotere invece dal risto-palio rivale, “Locanda” del Consorzio di tutela del salame d'oca, piazzato a quattrocento metri di distanza in piazza del teatro.

Il ristorante "Locanda", promosso dal Consorzio di tutela in piazza del teatro

È vero? «Lo scopriremo» dice il presidente del Comitato, Fabio Rubini, che aggiunge: «Mi auguro che la richiesta nei nostri confronti sia stato un malinteso che verrà presto sanato. Anche perché “O... che bontà”, a differenza di “Locanda”, è gestito da due enti senza scopo di lucro e i proventi vanno in gran parte alla Croce Rossa».

Nessun malinteso, invece, come fa sapere il vicesindaco e assessore alle manifestazioni Laura Gardella: «Il plateatico è stato chiesto a tutti coloro che hanno occupato suolo pubblico con banchi o attività di ogni genere». Anche a “Locanda” dunque? A loro no: «Il Consorzio di tutela ha offerto il rinfresco per l’inaugurazione e per questo abbiamo ritenuto di esentarlo», motiva l’assessore.

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