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VIGEVANO, A UN MESE DALLA TROMBA D'ARIA

Non ancora iniziati in ospedale i lavori ai reparti evacuati: i tempi si allungano

Cardiologia e Rianimazione sperano di tornare nelle loro sedi per Natale

Claudio Bressani

Email:

claudio.bressani@ievve.com

28 Settembre 2023 - 10:00

Non ancora iniziati i lavori di ripristino dei reparti evacuati: i tempi si allungano

Uno dei padiglioni che ha avuto il tetto sfondato dal crollo di un albero

Subito, dai piani alti dell’Asst, era arrivata la previsione di un mese, due al massimo, per ripristinare i reparti di Cardiologia e Rianimazione, danneggiati dagli alberi abbattuti dalla tromba d’aria del 26 agosto. Un mese ormai è passato e i lavori, per la parte edile, non sono neanche iniziati. Le voci che girano nei reparti non sono ottimistiche: si temono tempi lunghi.

«Speriamo di tornare nella nostra sede per Natale», è l’auspicio che si raccoglie tra i sanitari, ma il tono è di chi non ci crede troppo. Dopo l’intervento della maxi-gru, che ha rimosso i pini abbattuti (senza sgombrare il cortile dai tronchi), i lavori edili non sono ancora partiti: «Si parlava di inizio ottobre, attendiamo». Solo nei giorni scorsi al primo piano della Cardiologia sono iniziate le verifiche agli impianti elettrici saltati: dai sistemi antincendio ai campanelli di cui sono dotati i letti.

I grossi tronchi tagliati sono stati lasciati all'interno del cortile

Uno degli alberi ha sfondato il tetto in corrispondenza di due stanze e uno studio di paramedici. Tutto il piano è inagibile e le degenze da allora hanno trovato una sistemazione provvisoria nell’ex Oculistica, in spazi già adibiti al reparto Covid-1. Con il particolare che i locali sono pochi e i letti sono stati ridotti dai 20 soliti a 14, costringendo i sanitari a fare i salti mortali per mantenere i livelli di attività senza ridurre, ad esempio, le procedure interventistiche di Emodinamica.

Altrettanto danneggiato è uno dei tetti di Rianimazione, pure evacuata. Tre letti di terapia intensiva sono stati ricavati in Unità coronarica (così ridotta a quattro posti), mentre un ambulatorio e alcuni locali adibiti a uffici e depositi sono pure provvisoriamente nell’ex Oculistica.

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