Resta aggiornato
Cerca
L'idea
21 Ottobre 2023 - 14:33
Le immagini sui suoi canali social fanno venire l’acquolina in bocca: le varie fasi della preparazione del cibo ricordano davvero la cura che si può usare se si prepara la cena per gli amici. Ma non è il classico e ormai banale portale chiamato “Le ricette di Mirko”, o qualcosa del genere, che insegna a cucinare ai dilettanti. Si tratta di un’attività imprenditoriale e Mirko Chiera, 36 anni, che vive a Cassolnovo, produce cibo per cani di alta qualità. Prodotti che quindi non hanno niente a che vedere con quelli industriali a basso costo che si trovano al supermercato. «Tanto che – rivela l’imprenditore – anche una persona potrebbe mangiarli: io stesso assaggio tutto per garantire la qualità migliore possibile ».
Mirko Chiera
L’idea non è così di nicchia, e coinvolge una fetta di clientela sempre più ampia disposta a spendere qualcosa in più per il benessere del cane. «Le differenze – prosegue Chiera – sono abissali: per preparare gli estrusi industriali si raggiungono alte temperature e nella maggior parte dei casi si utilizza carne assolutamente di seconda scelta, o scarti ortofrutticoli. Poi ci sono molti riempitivi: riso, patate, legumi, carboidrati per far sì che il prodotto possa costare poco. A lungo andare però le patologie dei cani sono sempre le stesse. Noi usiamo carne di prima scelta, frutta fresca, nessuna frattaglia. La parte principale deve essere la fonte proteica, carne o pesce. Conta fare tutto a mano, cuocere a basse temperature in forno o con la vasocottura». Poi, sempre a ritmo lento, escono questi cubettini friabili, non così uniformi tra loro. «Tanti cani – aggiunge – che avevano problemi intestinali, dermatologici, di inappetenza o eccessiva lacrimazione, intestinali, dermatologiche, li hanno risolti in poco tempo».
Chiera ha passato l’infanzia in Puglia. Poi ha studiato alla scuola alberghiera di Casargo, in provincia di Lecco. Così è diventato chef, lavorando anche in ristoranti di prestigio. L’altra passione erano i cani. «Sono capitato a Cassolnovo, qualche anno fa – spiega – perché dalla Brianza, dove vivevo, io e mia moglie cercavamo una casa che non costasse troppo, ma con spazi ampi. Abbiamo sei cani, e aumenteranno. Mi sono accorto che non riuscivo a risolvere alcuni loro problemi all’apparato digerente. Ho intuito che fosse colpa dell’alimentazione. Così ho deciso di fare da me». Chiera ha studiato la nutrizione canina ed è diventato consulente, prima di mettersi in proprio.
Ha scoperto (e molti ancora non lo sanno) che esiste questo mondo del cibo artigianale per animali. La differenza tra quest’ultimo e la produzione industriale è la stessa che c’è tra le lasagne della nonna e quelle surgelate. «L’alimentazione – conclude il 36enne – è una cosa seria, per tutti. Noi cerchiamo di non esagerare col prezzo, per quanto possibile: ma se prendere un cane significa volerlo proteggere, non si capisce perché nutrirlo di cibo scadente».
L’Informatore Vigevanese - via Trento 42/b 27029 - Vigevano (PV)
Tel. 0381.69711 - informatore@ievve.com
Copyright(©) 2012-2024 Ievve S.r.l.
TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI. NESSUNA RIPRODUZIONE PERMESSA SENZA AUTORIZZAZIONE
Powered by Miles 33