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PRESENTATA LA SCORSA SETTIMANA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

Insegnante del Casale partecipa all'indagine sulla povertà educativa

La professoressa Luisa Broli si è occupata del ruolo del Terzo settore

Claudio Bressani

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claudio.bressani@ievve.com

24 Ottobre 2023 - 18:30

Insegnante del Casale partecipa all'indagine sulla povertà educativa

Un momento della presentazione: la professoressa Broli è la seconda da destra

Un’insegnante dell’istituto Casale, la professoressa Luisa Broli, docente e formatrice, ha partecipato all’indagine “Povertà educativa in Italia” condotta dalla fondazione “L’Albero della Vita” e presentata lo scorso 17 ottobre a Roma, alla Camera dei deputati.

Lo studio della Fondazione ha coinvolto 454 beneficiari del programma nazionale “Varcare la soglia”, che ha interessato le città di Milano, Perugia, Genova, Napoli, Catanzaro e Palermo. «Emerge la difficoltà nel far fronte alle spese per le bollette o per il materiale scolastico – hanno spiegato i relatori durante la presentazione – che si somma alle difficoltà emotive come gestione dell’ansia e incertezza per il futuro. Il 74% delle famiglie intervistate è in condizione di povertà estrema e il 50% dei minori non consuma 3 pasti al giorno».

Risultati sconfortanti: «Colpendo i minori nel periodo più vulnerabile – ha affermato Isabella Catapano, direttrice della Fondazione – la povertà materiale ed educativa determina uno svantaggio che difficilmente potrà essere colmato. I risultati del nostro rapporto sono preoccupanti. È inaccettabile che ancora oggi ci siano bambini che non abbiano mai letto un libro o visitato una mostra, o addirittura non frequentino la scuola».

La professoressa Broli è intervenuta sul ruolo che il Terzo settore può giocare nel ridurre il disagio socio-economico e favorire il successo scolastico. «Molti ragazzi – ha spiegato Broli – non abbandonano gli studi e arrivano agli esami di Stato, ma le loro competenze in uscita sono di livello molto basso». Da questo punto di vista l’associazionismo può essere utile per «sviluppare competenze trasversali, così come nella progettazione di percorsi di educazione civica, orientamento, Pcto (ex alternanza scuola-lavoro)».

Un lavoro di accompagnamento che è quello che si chiede sempre di più anche alle istituzioni scolastiche, nonostante l’indagine abbia evidenziato che «tra le famiglie intervistate emerge in generale un senso di sfiducia nei confronti dell’istituzione scolastica». «La scuola – commenta il dirigente scolastico Elda Frojo – è sempre di più un’agenzia dalla natura ibrida, formativa sì, ma anche sociale. Le si chiede di sopperire al disagio a 360°, perché la povertà educativa è spesso il segnale di altre situazioni di difficoltà che vivono gli adolescenti e le famiglie».

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