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VIGEVANO

Nuovo look per Palazzo Esposizioni, da giovedì parte il cantiere

Il progetto prevede il rifacimento delle facciate esterne lungo il perimetro dell'edificio delle ex scuole Besozzi. Non verrà toccata solo lo storico fronte del palazzo

Bruno Ansani

Email:

bruno.ansani@ievve.com

31 Ottobre 2023 - 18:22

Nuovo look per Palazzo Esposizioni, da giovedì parte il cantiere

Palazzo Esposizioni negli anni '60

VIGEVANO - A non essere toccata sarà solo la facciata storica, quella con la torre e le vetrate, attuale sede di Anagrafe Servizi sociali del Comune. Ma Palazzo Esposizioni subirà un totale intervento di restyling (nelle parti esterne). I lavori partiranno giovedì e già da lunedì si notano ponteggi e impalcature nel lato posteriore della torre, all'altezza della palestra e del cancello del cortile. È solo la prima parte di un intervento lungo, che durerà almeno sei mesi e costerà circa 400 mila euro, autofinanziati dal Comune.

 

Due immagini della preparazione del cantiere per i lavori su Palazzo Esposizioni

Un'ordinanza comunale ha già previsto, a partire dal prossimo mercato del sabato, lo spostamento di quattro banchi che normalmente operano in quella zona. E analoga operazione, su più vasta scala, andrà fatta quando i lavori toccheranno il lato lungo dell'edificio, quello che affaccia sul piazzale e parallelo a viale Sforza, dove si trovano i contatori elettrici, a partire dall'angolo del bar fino al confine con la via Bramante: sarà necessario mettere mano alla sistemazione attuale di tutta la parte dei banchi alimentari e probabilmente non solo in via provvisoria. Oggi pomeriggio (martedì) durante la riunione della cabina di regia del Distretto del Commercio si è deciso di rinviare la discussione e prendere tempo per approfondire soluzioni.

LA STORIA, IL PROGETTO

L’intervento interesserà  la parte della struttura edificata negli anni 1938 e 1939, a firma dall’architetto Faludi, e posta sotto tutela della Soprintendenza Archelogia,  Belle arti e Paesaggio, per estendersi fino all’ampliamento degli anni 60 a sud del complesso. La VII Settimana Vigevanese si inaugurò nel giugno 1938, proprio nell’appena compiuto Palazzo delle Esposizioni: di grandi dimensioni e di moderna monumentalità, fu costruito utilizzando materiali preziosi per il rivestimento della struttura in cemento armato sul fronte principale su piazza Calzolaio d’Italia. 

Uno dei rendering dell’intervento di restauro di Palazzo Esposizioni 

Il progetto prevede il restauro delle facciate e degli spazi che direttamente ne fanno parte, per ricondurre l’edificio, per quanto possibile, all’aspetto originario. Si provvederà quindi all'eliminazione di elementi edilizi, tecnologici e di arredo che concorrono al degrado di questo pregevole edificio, dal punto di vista architettonico-compositivo e di decoro urbano. Un esempio: il ripristino delle originali aperture tamponate di cui si percepisce traccia sulla facciata est verso il mercato. 

Un altro rendering grafico tratto dal progetto

IL DETTAGLIO DELLE OPERAZIONI DI RESTAURO PREVEDE 

  • Rimozione delle integrazioni di intonaco, eseguite durante interventi precedenti, che risultino incompatibili con il materiale originario
  • Rimozione e sostituzione delle parti di intonaco originali non recuperabili
  • Rimozione degli strati di tinta e dei graffiti che attualmente deturpano le superfici (compresa l’incisione del logo dell’architetto Faludi sulla facciata principale, attualmente vandalizzata).
  • Ripristino e consolidamento delle aree con armatura a vista in stato di degrado
  • Restauro e parziale rifacimento dei manufatti in graniglia di marmo
  • Rifacimento della pavimentazione immediatamente antistante le aperture sul prospetto est: verrà realizzata in graniglia con la medesima composizione dei manufatti esistenti e fugata a quadrotti come nei disegni originali dell’architetto Faludi
  • Eliminazione delle aggiunte estranee al progetto originario sul prospetto est, con recupero dei gradini in graniglia celati dall’ampliamento della pavimentazione esterna e rifacimento della pavimentazione stessa. Mitigazione degli interventi estranei non eliminabili.

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