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politica
03 Novembre 2023 - 11:42
Il Municipio di Gambolò (foto di Jose Lattari)
Intanto il presidente Natalino Gagliazzi richiama al dialogo, e apre a un centrodestra unito
Tensioni, toni sopra le righe e accuse in alcuni casi legate più a vecchie “ruggini” personali che a questioni di stretta attualità politica. È un copione già visto in altre sedute consiliari quello andato in scena giovedì scorso in aula, a Gambolò. Il confronto tra le parti ha rischiato più volte di degenerare. Gli orari di convocazione (giovedì alle 10) sono stati al centro delle contestazioni della consigliera Elena Nai (Fratelli d’Italia): «A Gambolò i consigli si tengono esclusivamente in orari lavorativi. Così si elude abbondantemente la norma», ha detto. Ma i maggiori attriti si sono registrati durante la presentazione delle due mozioni proposte dalla consigliera Helena Bologna (Forza Italia): l’attivazione di uno sportello pedagogico e la messa a disposizione di uno spazio della biblioteca per ospitare il Club del libro. Entrambe sono state bocciate dalla maggioranza, tra le proteste delle consigliere Bologna e Nai (le uniche presenti della minoranza).
Da sinistra: le consigliere Elena Nai (Fratelli d'Italia) e Helena Bologna (Forza Italia)
LE ACCUSE DI FRATELLI D'ITALIA E FORZA ITALIA
I botta e risposta tra le parti sono continuati nei giorni successivi, con una serie di interventi anche sulle pagine social dei partiti e degli stessi consiglieri. E, all’inizio della settimana, è arrivato un comunicato firmato dai circoli cittadini di Fratelli d’Italia e Forza Italia, in cui si parla di comportamenti «inammissibili» messi in atto dal primo cittadino.
IL COMUNICATO CONGIUNTO FDI E FI: «Constatiamo nostro malgrado che molto spesso, durante le sedute di consiglio, in signor sindaco mostra e dimostra insofferenza nei confronti dei consiglieri di minoranza, in particolare delle donne. Queste ultime vengono esortate a stare zitte, vengono tacciate di non saper comprendere quanto scritto nei documenti riguardanti il consiglio e sovente il primo cittadino ha uscite verbali che assumono toni non confacenti a una sede di consiglio e al ruolo da lui rivestito. I Circoli cittadini di Forza Italia e Fratelli d'Italia non ammettono comportamenti simili da parte di una persona che dovrebbe saper portare rispetto nei confronti di chi ha pensa diversamente da lui. A tal proposito non solo i consiglieri di maggioranza non intervengono, ma rimangono indifferenti di fronte ai comportamenti del sindaco. Il presidente del consiglio comunale dovrebbe esigere da parte di tutti, sindaco compreso, comportamenti educati e rispettosi, così come previsto dall'art 25 del regolamento per il funzionamento del consiglio. Numerosi cittadini lamentano tali atteggiamenti da parte del sindaco.Noi diciamo: Basta! Che si porti rispetto nei confronti di tutti».
INTERVIENE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NATALINO GAGLIAZZI
Sulla questione parla il presidente del consiglio comunale Natalino Gagliazzi (nella foto sopra): «Ho sempre dato la parola ai rappresentanti della minoranza – spiega –, spesso in deroga al regolamento e anche quando non era dovuto. Non sono un anti-democratico, tutt’altro. E ho cercato in più di un’occasione di smorzare i toni, di superare le polemiche personali. Se c’è l’intenzione di dialogare, le soluzioni si possono trovare insieme, maggioranza e minoranza. Ma certi atteggiamenti di supponenza devono essere messi da parte. Il linguaggio contestato al sindaco è lo stesso che la stessa minoranza ha più volte rivolto nei suoi confronti». E dal presidente del consiglio Gagliazzi arriva anche una considerazione più politica. Forse, un’apertura: «A livello nazionale – afferma – il centrodestra è unito, non capisco per quale motivo a Gambolò non si possano portare avanti insieme certe proposte. Ma finché i rappresentanti di Forza Italia e Fratelli d’Italia ci sbattono la porta in faccia in questo modo, diventa difficile lavorare insieme».
IL SINDACO ANTONIO COSTANTINO CONTRATTACCA
Il sindaco Antonio Costantino (nella foto sopra) replica a stretto giro di posta alle accuse: «Respingo al mittente queste volgarissime illazioni sessiste – dichiara Antonio Costantino – Il genere della consigliera non c’entra, la frase “non sa leggere” è stata pronunciata perché non aveva compreso il contenuto del documento su cui si discuteva. Mi si parla di rispetto, ma vengo costantemente interrotto ogni volta che prendo la parola in consiglio. Se vogliamo lavorare per i cittadini dico: troviamoci, discutiamo anche delle mozioni, possono essere condivise prima e senza nulla togliere al merito di chi le presenta. Questo se si vuole portare avanti una politica del dialogo, che individui soluzioni per la città. Se invece si vogliono usare i consigli per fare teatro, continuiamo così. Ognuno è libero di intendere la politica come vuole».
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