Resta aggiornato
Cerca
VIGEVANO: TUTTI I DETTAGLI DEL PROGETTO
09 Novembre 2023 - 16:30
La palazzina di viale Montegrappa dove avrà sede la Casa di comunità di Vigevano
Da fuori la palazzina Asst di viale Montegrappa sembra completamente ristrutturata dopo i lavori conclusi pochi mesi fa. In realtà è stato riqualificato solo l’involucro esterno, con bonifica dell’amianto, cappotto isolante e sostituzione degli infissi, oltre alla realizzazione di un nuovo ascensore a norma per disabili. Invece all’interno è stato allestito solo il piano terra, dove da due mesi si è insediato il consultorio famigliare, da martedì gli sportelli scelta/revoca e nelle prossime settimane aprirà in una configurazione provvisoria la Casa di comunità.
Per quella definitiva, hub del distretto Lomellina, bisognerà attendere la conclusione di un ulteriore lotto di lavori da 1.793.639 euro, finanziati in gran parte dal Pnrr nell’ambito di un progetto che – aggiungendo spese tecniche, 556 mila euro di arredi e attrezzature e altri oneri – arriva a 3.696.541 euro. I tempi previsti sono di 300 giorni dall’avvio del cantiere.
La palazzina, realizzata negli anni Sessanta del secolo scorso come sede dell’Inam, si articola su cinque livelli: seminterrato, terreno e altri tre piani. Solo l’ultimo manterrà internamente un aspetto simile al passato, con le tramezze esistenti. Ci sono 11 uffici e una sala riunioni, che saranno destinati alle attività amministrative di Asst e Ats. La Casa di comunità occuperà invece i quattro livelli inferiori, dove tutte le tramezze saranno demolite e sostituite da una nuova suddivisione dei locali con pareti di cartongesso.
A parte il piano terra, devono essere rifatti tutti i pavimenti (che saranno in Pvc, come negli ospedali), i controsoffitti e i rivestimenti delle pareti. Saranno sostituite le porte interne, riqualificati i servizi igienici e in gran parte rinnovati gli impianti elettrico, termico, idrico, sanitario e antincendio. Quest’ultimo, che prima neppure esisteva, sarà dotato di una vasca di riserva idrica interrata. Verrà mantenuta l’esistente centrale termica alimentata da una caldaia a condensazione, che è recente, mentre si realizzeranno un nuovo gruppo frigo a pompa di calore e un gruppo di continuità in grado di assicurare 15 minuti di alimentazione in caso di black-out. A differenza delle altre tre Case di comunità lomelline, qui non è previsto l’impianto fotovoltaico sul tetto.
Progetto e lavori sono stati affidati con appalti quadro per lotti geografici da Invitalia. La progettazione è stata realizzata da un gruppo guidato dalla società Lenzi Consultant di Roma. L’esecuzione dei lavori, che dovrebbero partire a breve, è affidata alla la Spinosa Costruzioni generali Spa di Roma con un ribasso del 22,82%.
Il progetto del piano seminterrato
Abbiamo visionato il progetto esecutivo approvato alla metà di settembre dall'Asst. Prevede l’insediamento al piano seminterrato, nell’ala sul retro sotto il consultorio, del punto prelievi e vaccinazioni, che avrà un accesso autonomo sul fianco sinistro della palazzina. Ci saranno tre ambulatori, due sale d’attesa (pre e post vaccinazione), l’accettazione con tre sportelli, due uffici e servizi. La parte restante del piano sarà destinata ad archivi, spogliatoi per il personale, oltre a due uffici.
Al piano terra, fermo restando il consultorio con 6 ambulatori, la sala per la preparazione al parto e una sala riunioni, a regime andranno a destra dell’ingresso la Centrale operativa territoriale (Cot), con quattro uffici, e a sinistra l’area Cure primarie con sette ambulatori (Punto unico d’accesso, quattro per medici di base e due infermieristici), oltre agli sportelli scelta/revoca e due sale d’attesa.
Il progetto del primo piano
Salendo al primo piano troveremo sulla destra il Centro unico di prenotazione (Cup), con 6 sportelli e i relativi spazi di back-office, e sulla sinistra gli spazi della continuità assistenziale, cioé la guardia medica, con tre ambulatori, quelli dei servizi sociali, con due studi, e quelli dei servizi diagnostici di base, con tre ambulatori in cui erogare prestazioni come ecografie, elettrocardiografie e spirometrie, con relativo ufficio, sportelli e sala d’attesa.
Il secondo piano sarà tutto dedicato alla specialistica, con 17 ambulatori, oltre ai loro sportelli con relativa sala d’attesa. Infine il terzo piano, a destinazione amministrativa, l’unico a non cambiare volto rispetto a oggi: resteranno le tramezze originarie e la suddivisione in 11 uffici più una sala riunioni. Un aspetto del progetto che lascia perplessi è la proliferazione di sportelli all’interno della Casa di comunità. Ce ne saranno in ben cinque punti diversi: una comodità per l’utenza, ma molto dispendiosa per l’Asst in termini di personale per presidiarli tutti.
Intanto è avvenuto regolarmente martedì il trasferimento degli sportelli dell’ufficio per la scelta e la revoca del medico di base: dopo tre anni e otto mesi, lunedì hanno lasciato l’angusta e scomoda soluzione provvisoria adottata nel marzo 2020 nell’atrio principale dell’ospedale per fare rientro dall’indomani nella palazzina dei servizi territoriali di viale Montegrappa, nella collocazione definitiva al piano terra, sulla sinistra, dove sono attive due postazioni. Sono rimasti invariati gli orari di apertura, visualizzabili sul portale per la prenotazione, che resta obbligatoria. Ma la pratica si può fare anche direttamente online, con Spid, Cie o pin della Carta dei servizi. Non sono cambiati neppure i numeri telefonici. Riferimenti immutati anche per gli uffici invalidità civile e patenti, a loro volta ritrasferiti in viale Montegrappa dal 30 ottobre.
L’Informatore Vigevanese - via Trento 42/b 27029 - Vigevano (PV)
Tel. 0381.69711 - informatore@ievve.com
Copyright(©) 2012-2024 Ievve S.r.l.
TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI. NESSUNA RIPRODUZIONE PERMESSA SENZA AUTORIZZAZIONE
Powered by Miles 33