Caso dimissioni consiglieri comunali, niente sentenza del Tar fino all'8 maggio

VIGEVANO - A conferma delle indiscrezioni della scorsa settimana è arrivato oggi il testo dell'ordinanza del Tar lombardo sul caso delle dimissioni dei consiglieri comunali di Vigevano: è tutto rinviato sino all'8 maggio prossimo. 

Il collegio dei giudici amministrativi, con un nuovo relatore, ha deciso di ampliare il giudizio, «Considerato che, alla luce dei caratteri della delibazione incidentale, le censure contenute nel ricorso non appaiono implausibili».

Il Tar ritiene disporre, ai sensi dell’art. 49, comma 1, c.p.a., «l’integrazione del contraddittorio nei confronti di tutti i consiglieri non dimissionari del Consiglio comunale del Comune di Vigevano, non evocati in giudizio, ivi compreso il consigliere comunale Riccardo Capelli» e  «ordinare a carico di parte ricorrente l’integrazione del contraddittorio mediante notifica del gravame entro il termine di quindi giorni dalla comunicazione in via amministrativa del presente provvedimento, nonché ordinare a parte ricorrente di provvedere al deposito del gravame con la prova dell’avvenute notifiche entro il successivo termine di quindi giorni dal completamento dell’ultima notifica». «Il mancato e tempestivo adempimento dell’incombente istruttorio disposto dal Collegio sarà valutato ai fini della declaratoria di improcedibilità del gravame», si legge ancora nell'ordinanza.

È invece ordinato d’ufficio «l’intervento in giudizio del Comune di Vigevano al fine di consentire all’ente locale di partecipare al processo e quindi di prendere posizione nel merito sulle tesi esposte nella controversia coinvolgenti lo scioglimento, o meno, del proprio organo consiliare democraticamente eletto». 

A maggio la sentenza, quindi, a un anno e mezzo dallo svolgimento dei fatti. E - comunque vada - probabili ricorsi al Consiglio di Stato: la vicenda rischia di trascinarsi ulteriormente e arrivare a oltre due anni di durata della procedura di giudizio amministrativo.