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La società

Il segretario generale Cisl di Milano Carlo Gerla: «Nel lavoro siamo in piena transizione»

È intervenuto al Rotary Lomellina e ha raccontato l'esperienza che si vive nell'ambito del capoluogo lombardo

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

17 Novembre 2023 - 15:17

Quel che succede a Milano in tema di lavoro precorre e anticipa le esigenze che si verificheranno sui territori di provincia nei mesi e negli anni a venire. Carlo Gerla è pavese, è stato segretario della Cisl a Pavia e dal 2018 è segretario generale della Cisl Milano Metropoli. Il suo è un punto di osservazione privilegiato per capire l'andamento del lavoro in Italia. Ne ha parlato in un incontro al Rotary Lomellina giovedì sera al ristorante Ludovico il Moro di Vigevano. «Il lavoro è in piena transizione, dopo la pandemia, è una fase che va affrontata quotidianamente. Serve un salto culturale, oggi i giovani cercano la qualità del lavoro, non più la quantità - ha spiegato Gerla - ma l'intelligenza artificiale non ci deve spaventare. Abbiamo una classe di lavoratori coinvolti da questo problema, ma non sono quelli che fanno più fatica. A oggi l'intelligenza artificiale non ha portato a un esubero». Perchè gli stipendi non sono cresciuti al pari delle altre nazioni europee? «Semplice - risponde Gerla – qui in Italia le tasse sono enormi». E su Milano aggiunge: «La popolazione viaggia a due velocità, una cresce con una ricchezza sproporzionata, l'altra è sempre più povera». «Atm non trova macchinisti, ma se gli stipendi sono da 800 euro al mese e per fare la patente ne servono 4mila è difficile trovarne». «Dobbiamo combattere il lavoro povero. A Milano ci sono commesse che devono tornare in negozio tre volte in un giorno per fare in totale sette ore. Non è un paese civile».

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