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Cergnago
19 Novembre 2023 - 14:00
Niente più "caffè del don". L'iniziativa è durata pochissimo, anche se i parrocchiani sembravano apprezzare. L'idea di don Paolo Ciccotti, parroco di Cergnago, era semplice. Siccome a Cergnago si usava, durante la mattinata del mercato (lunedì), ritrovarsi al bar del paese, che ora ha chiuso, Don Paolo aveva scelto l'oratorio e aveva invitato tutti offrendo caffè e qualche biscottino preparato da lui.
«L’iniziativa del caffè – chiarisce – era pensata coi toni dell’amicizia. Poi mi sono tirato indietro, stava sfuggendo di mano. Mi piacerebbe in ogni caso che qualcuno in più frequentasse la canonica, questo sì». Forse nessuno poteva prevedere che il salone della parrocchia sarebbe stato così pieno già lunedì scorso, quando don Paolo aveva sparso la voce. Un'eco mediatica rimbalzata ben fuori dai confini di Cergnago. Una buona azione per aggregare tutti: Ciccotti non chiedeva nulla. Un conto però è avere tre o quattro persone come ospiti, un altro decine. La burocrazia avrebbe potuto bussare alla porta. Non è accaduto perché il sacerdote ha fatto marcia indietro annullando prima un'iniziativa innocua e forse logica: in un’epoca di chiese vuote, unire la comunità intorno al proprio parroco non può che far bene alla fede. Le buone intenzioni, però, non sempre bastano.
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