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AUMENTI MEDI DEL 20% MA ANCHE FINO AL 70%

Mortara: per asilo nido e servizi parascolastici è una stangata

L'assessore: «Da dieci anni non si faceva l'adeguamento Istat»

Claudio Bressani

Email:

claudio.bressani@ievve.com

23 Novembre 2023 - 10:00

asilo nido mortara

L'asilo nido comunale "L'aquilone" di Mortara

Dal prossimo anno scolastico le rette dell’asilo nido e le tariffe di tutti i servizi del settore istruzione aumenteranno mediamente del 20%. L’ha deciso una delibera di giunta preliminare al bilancio di previsione, che è stato approvato il 16 novembre e a dicembre arriverà all’esame del consiglio comunale. Un bel salasso per le famiglie con figli piccoli: in concreto gli aumenti possono arrivare fino al 70%.

Prendiamo il caso di un nucleo con indicatore Isee di 12 mila euro annui (non certo benestante) con un figlio che frequenta la primaria a tempo pieno e usufruisce sia del servizio scuolabus sia del pre e post scuola: quest’anno per nove mesi paga in totale 886,50 euro, da settembre 2024 la spesa salirà a 1494, cioé 607,50 in più: il rincaro è del 68,5%. Tutto ciò se risiede in città. Se invece abita in una frazione l’aumento è molto maggiore perché oggi per loro il pulmino e il pre e post scuola sono gratuiti, mentre in futuro pagheranno, anche se con lo sconto del 50%. Un po’ meglio andrà alla stessa famiglia con un figlio al nido: il costo annuale per dieci mesi passerà da 2770 a 3480 euro, con un esborso supplementare di 710 euro, il 25,6% in più.

Contestualmente l’amministrazione ha rivisto le fasce Isee utilizzate per determinare le tariffe, con una variazione minima per i livelli bassi e più sensibile per quelli alti. La prima fascia, che era da zero a 5 mila euro, è ora da zero a 6 mila; la seconda era da 5 a 10 mila e diventa da 6 a 10 mila; la terza, anziché da 10 a 15, sarà da 10 a 20; la quarta e ultima, prima oltre i 15 mila, sarà oltre i 20. Anche per chi è in fascia massima gli aumenti sono pesanti, ma in proporzione meno che per i più poveri di cui agli esempi precedenti: chi ha un figlio al nido pagherà il 24,3% in più, chi fruisce di mensa, scuolabus e pre e post scuola alla primaria avrà un rincaro del 49,2%.

Grazie a questa manovra la percentuale complessiva di copertura dei costi dei servizi a domanda individuale salirà al 68,23%. Il dato è in costante aumento. Nel 2019, prima del Covid, era al 48,73%, da allora è cresciuto tutti gli anni. Nel 2023 era del 61,86%.

«Le tariffe – dice l’assessore all’istruzione Pierangela Salsa – non avevano avuto aggiornamenti Istat da circa dieci anni. Purtroppo è toccato a noi mettere a posto le cose».

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