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VIGEVANO

Nuovo De Rodolfi, prime ipotesi entro fine anno

Intanto Asmv, che gestisce la Rsa, sprofonda finanziariamente tra bollette ancora astronomiche e prestazioni a incasso zero in aumento del 30%. E il Comune ripiana il buco di 800 mila euro nel 2023

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

30 Novembre 2023 - 16:27

Nuovo De Rodolfi, prime ipotesi entro fine anno

VIGEVANO - C’è voluto l’ennesimo salasso - altri 800 mila euro - per convincere l’amministrazione comunale che è tempo di pensare seriamente alla realizzazione di una nuova Rsa. Entro fine anno Andrea Deplano, direttore di Asmv, la società partecipata al 100% dal Comune che gestisce la Rsa e una serie di prestazioni sociali, presenterà al sindaco Ceffa un ventaglio di ipotesi su dove, come e con quali investimenti potrà essere realizzata la nuova struttura. Un tema di cui si parla da tempo ma sul quale, prima l’amministrazione guidata da Andrea Sala e ora quella dell’attuale sindaco Andrea Ceffa, hanno sempre deciso di procrastinare, riconoscendo l’esistenza del problema ma senza prendere mai il toro per le corna.

Perchè Asmv è in profondo rosso: quest’anno si arriva a 2,6 milioni rispetto ai canonici 1,8 di contributo comunale, con 800 mila euro interamente ripianati dal Comune (delibera approvata martedì sera in consiglio comunale). E ciò non deriva certo da una cattiva gestione. La principale fonte di problemi è proprio quel vecchio edificio, risalente al 1908 e risistemato negli anni ‘80, dove si fanno miracoli per garantire un buon livello di servizi ma non si può certo evitare che le bollette di luce e gas massacrino i bilanci.

Andrea Deplano, direttore generale di Asmv, la società Multiservizi di proprietà comunale che gestisce la Rsa De Rodolfi e diverse prestazioni sociali 

Come ha spiegato Deplano ai consiglieri, si è riusciti a contenere i costi dell’energia elettrica a un +11% rispetto all’ultimo anno “normale” (il 2021) ma sul gas siamo a +45%. Inoltre, ha spiegato ancora Deplano, «la richiesta di prestazioni sociali, soprattutto di assistenza domiciliare, è cresciuta del 30% e la compartecipazione dell’utenza è pari a zero o quasi. Una situazione che segnala anche un forte impoverimento della popolazione».

La nuova Rsa, nei disegni che verranno presentati da Deplano a sindaco e giunta, dovrebbe avere una dimensione leggermente più grande rispetto all’attuale, con 120 posti rispetto ai 107 attuali, con la possibilità di generare energia attraverso il fotovoltaico e riscaldarsi con la co-generazione o la geotermia, oltre a consentire di ottimizzare spazi e attività ai tempi attuali, abbattendo in modo drastico le spese di manutenzione. Sulla location non filtrano ipotesi, ma certamente si tratterà di un’area già a disposizione del Comune.

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