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Ponte sul Crocettone, il Tar accoglie il ricorso di Est Sesia

I lavori di messa in sicurezza non spettano al consorzio. «Illegittima» l'ordinanza del sindaco di Palestro

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

30 Novembre 2023 - 19:01

Ponte sul Crocettone, il Tar accoglie il ricorso di Est Sesia: i lavori di messa in sicurezza non spettano al consorzio

Il ponte sul cavo Crocettone, a Palestro

Non spetta al consorzio Est Sesia effettuare i lavori di messa in sicurezza del ponte sul cavo Crocettone, di fatto la porta di accesso al tratto lomellino della Via Francigena. È quanto hanno stabilito i giudici del Tar, giudicando «illegittima» l'ordinanza dello scorso marzo firmata dal sindaco di Palestro, con cui si intimava a Est Sesia – ritenuto proprietario del ponte – l'esecuzione dell'intervento di ripristino del manufatto. Manufatto che da ormai diverso tempo necessita di un intervento di manutenzione straordinaria, a partire dalla sostituzione anche delle assi in legno ammalorate. Ma secondo il Tar non c'erano i presupposti per emanare un'ordinanza contingibile e urgente. «Tali presupposti - si legge nella sentenza – non ricorrono laddove l’amministrazione possa far fronte alla situazione con rimedi di carattere corrente nell'esercizio ordinario dei suoi poteri». Lo scorso gennaio, vista la situazione di degrado e il potenziale pericolo per i pedoni e i mezzi che circolavano, era stato vietato il transito sul ponte.

Per i giudici del Tar l'ordinanza del comune di Palestro risulta «viziata» anche nell'individuare Est Sesia come il soggetto tenuto a effettuare i lavori di ripristino del ponte, in quanto proprietario. «Nel corso del giudizio – continua la sentenza – l’amministrazione (di Palestro, ndr) non ha invero fornito la prova di un titolo che attribuisca la proprietà dell’opera in capo alla ricorrente (Est Sesia, ndr)». Il Tribunale amministrativo regionale ha quindi accolto il ricorso presentato da Est Sesia, e ha  annullato i provvedimenti impugnati. Il Comune di Palestro è stato inoltre condannato al pagamento delle spese di giudizio, liquidate in 2mila euro, oltre agli oneri di legge.

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