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NIDI E SERVIZI PARASCOLASTICI
07 Dicembre 2023 - 08:15
Il municipio di Abbiategrasso
Un salasso in arrivo per le rette degli asili nido e dei servizi parascolastici, che si abbatterà soprattutto sulle famiglie numerose e sui non residenti. Lo prevede il tariffario 2024 approvato dalla giunta, atto preliminare al bilancio di previsione. Le modifiche entreranno in vigore dal settembre prossimo. Mentre i costi base per lo più (ma non sempre) aumentano di poco, con un semplice adeguamento all’inflazione per i servizi parascolastici (il rincaro medio è del 5,1%) e anzi sotto il livello dell’inflazione per il nido (+1,61%), i dolori arrivano per chi ha più figli iscritti allo stesso servizio.
Partiamo dal nido: fino all’anno in corso il secondo e terzo figlio beneficiano di uno sconto sulla retta del 30%. Adesso la riduzione scende al 15% e inoltre non è più per tutti ma solo per i nuclei residenti ad Abbiategrasso con Isee inferiore alla soglia massima. Inoltre è stata introdotta una decima fascia, «non residenti», che prima non c’era e che pagherà una retta più alta del 21,34% rispetto alla fascia massima dei residenti. C’è poi da aggiungere il pasto per i bimbi: oggi pagano tutti una cifra fissa di 2,44 euro, dall’anno prossimo si andrà dai 2,63 della tariffa minima ai 4,20 di quella massima, con Isee maggiore o uguale a 22 mila euro: nel secondo caso l’aumento è del 72,1%. I non residenti pagheranno addirittura 5,54 a pasto (+127%).
Passiamo alla refezione scolastica: la tariffa per i figli dal secondo in poi sarà scontata del 15%, mentre attualmente il secondo paga il 40% in meno e il terzo il 60%. Inoltre anche qui il beneficio è riservato ai residenti ad Abbiategrasso con Isee inferiore alla soglia massima. Aumenti più sensibili per tutti per i centri ricreativi estivi, paradossalmente più pesanti per chi ha redditi più bassi: la tariffa minima aumenta del 24,1% (infanzia) e del 26,2% (primaria e medie), quella massima del 14,3% (infanzia) e del 16,2% (primaria e medie). Quanto ai pasti, pagheranno tutti il massimo, 5,54 euro, mentre prima la tariffa era determinata in base all’Isee.
Per trasporto scolastico e pre e post scuola primaria l’aumento è del 5,1%, ma anche qui si riducono al 15% gli sconti per i figli dopo il primo (erano del 40% e 60%). A tutti i non residenti si applicherà la tariffa massima e non più in base al reddito. C’è infine il servizio di post scuola infanzia, dove i rincari sono pesantissimi, il 73,2%, sempre con sconti ridotti per chi ha più figli e tariffa massima per i non residenti.
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