Cerca

VIGEVANO

L'Imu non verrà ridotta nel 2024, resterà al 10,6 per mille

Mancato l'impegno assunto dalla maggioranza ad aprile. Il sindaco: «L'aliquota scenderà nel 2025». Domani sera (venerdì) l'approvazione in consiglio comunale del bilancio 2024

Bruno Ansani

Email:

bruno.ansani@ievve.com

28 Dicembre 2023 - 16:21

L'Imu non verrà ridotta nel 2024, resterà al 10,6 per mille

Una recente seduta del consiglio comunale di Vigevano

VIGEVANO - La promessa aveva un tono solenne e venne messa anche per iscritto: l’Imu, quella tassa iniqua e antipatica che quest’anno siamo costretti ad aumentare, l’anno prossimo la abbasseremo. Parola di sindaco e di maggioranza di centrodestra. A otto mesi distanza (lo scorso bilancio previsionale, relativo al 2023, venne approvato il 26 aprile) si scopre che no, la promessa non può essere mantenuta e nel 2024 i vigevanesi pagheranno ancora l’aliquota massima, il 10,6 per mille.

Domani pomeriggio (venerdì), all’inusuale orario delle 16.45, il consiglio comunale sarà chiamato all’approvazione del bilancio di previsione 2024, che comprende anche l’aggiornamento dell’aliquota Imu, che resterà invariata. Del resto il gettito proveniente da questa imposta è oggi irrinunciabile per le casse comunali: l’aumento ha fruttato circa 2 milioni di euro e un introito complessivo di 11.

«L’alternativa - spiega il sindaco Andrea Ceffa - sarebbero stati tagli con l’accetta a servizi essenziali che riguardano scuola e sociale, che non vogliamo assolutamente fare». In più ci si è messo lo Stato, che da quest’anno pretende bilanci di previsione approvati entro il 31 dicembre, data in cui i comuni non hanno un quadro economico definito. Forse l’impegno di aprile è stato assunto con troppo ottimismo, data la “botta” inflitta dalle bollette energetiche e dall’aumento delle spese sociali (rette dei minori in comunità e costi del De Rodolfi, da soli, hanno drenato circa 2 milioni dai conti dell’ente): non c’erano indizi di miglioramenti.

Il sindaco Andrea Ceffa

Ma alla riduzione dell’Imu, garantisce ancora il sindaco, si arriverà. «Non potremo in un colpo solo tornare al 9,6 per mille, ma abbiamo in mente qualche misura, come il bonus facciate, che potranno ricadere positivamente sui contribuenti e compensare l’aumento Imu». Ma sarà applicabile naturalmente solo a chi effettuerà lavori. Un decimo di punto di aliquota vale circa 250 mila euro di gettito e avrebbe un impatto di 4-5 euro su 7-800 di imposta da pagare. Un punto intero significherebbe almeno 100 euro in meno. «Dovremo agire con gradualità: nel 2025 spero si possa arrivare a una riduzione dello 0,5%», dice il sindaco. Ma ci saranno le condizioni economiche, quando sarà il momento di tirare i conti e decidere? «Per luce e gas avremo sicuramente meno spese perchè non ci sarà buona parte dei costi del PalaElachem e nemmeno quelli della Carducci, in via di abbattimento e ricostruzione». Sulla spesa sociale, invece, c’è da nutrire poca speranza.

Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Paolo Iozzi

E la maggioranza digerirà questa mancata diminuzione delle tasse? Paolo Iozzi, consigliere di Fratelli d’Italia, che ad aprile aveva presentato la mozione (approvata) con la quale si assumeva l’impegno alla riduzione dell’Imu 2024 non ha alcun dubbio: «Abbiamo discusso più volte questo bilancio e siamo compatti. Si è sempre parlato di riduzione ove ci fossero le condizioni e senza ricorrere a tagli dolorosi. Ma già a giugno dell’anno prossimo faremo la prima parte e i vigevanesi vedranno un’aliquota diversa da quella attuale. E nell’anno successivo contiamo di poter tornare all’originario 9,6 per mille». Ma tutto ricadrà sugli anni seguenti, quindi 2025 e 2026, sempre se i conti lo permetteranno. «Su questo - chiude Iozzi - è ovvio non si possa avere la garanzia assoluta».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su L'informatore

Caratteri rimanenti: 400