Servizio trasfusionale, arriva il primario che mancava... dal secolo scorso

Il servizio di Immunologia e medicina trasfusionale dell’ospedale di Vigevano era senza primario di ruolo dal secolo scorso: l’ultimo, il dottor Luigi Zambotti, scomparso nel 2017, aveva lasciato il servizio il 31 dicembre 1999. Da allora le tre aziende sanitarie che si sono succedute nel tempo (Asl, dal 2002 Azienda ospedaliera, dal 2016 Asst) non avevano mai indetto l’avviso pubblico per nominarne uno nuovo, andando avanti con facenti funzione.

Finalmente le procedure sono state avviate a giugno e nei giorni scorsi si sono concluse con il conferimento dell’incarico. Il nuovo primario è la dottoressa Alessandra Livraghi, 60 anni, originaria proprio di Vigevano e residente a Torre d’Isola nel Pavese, laureata con il massimo dei voti all’università di Pavia nel 1988 e poi specializzatasi in Ematologia clinica nel 1992 nello stesso ateneo.

Ha alle spalle una carriera quasi tutta interna al San Matteo: dopo alcuni anni al reparto di Ematologia, dal 1995 era al servizio di Medicina trasfusionale e dall’ottobre 2021, come direttore di struttura semplice, era responsabile del Centro lavorazione e validazione emocomponenti del policlinico, una struttura alla quale fanno capo, oltre al San Matteo e all’Asst di Pavia, anche quella di Lodi e la Santi Paolo e Carlo di Milano.

La nomina è una delle ultime importanti firmate dal direttore generale uscente Marco Paternoster. All’avviso pubblico indetto il 20 giugno avevano presentato domanda in quattro, ma due domande sono state escluse perché i candidati sono risultati privi dei necessari requisiti. Con la dottoressa Livraghi era rimasto in lizza il dottor Attilio Fabio Cristallo, 58 anni, con una lunga esperienza di primario maturata dal 2012 al 2021 all’Apss di Trento, successivamente primario all’Asl 1 Imperiese. Livraghi ha prevalso di misura (meno di due punti di margine) nella valutazione della commissione, che poi è stata fatta propria dal direttore generale.

Il nuovo primario dovrebbe prendere servizio a Vigevano, sede del servizio per l’intera Asst, già a metà gennaio. Trovandosi a fare i conti con una situazione d’organico molto difficile: attualmente al centro trasfusionale dell’ospedale di Vigevano è rimasto in servizio un solo medico. A inizio novembre si è concluso un concorso per due posti che ha visto un solo partecipante, uno specializzando atteso a breve, che dovrebbe essere comunque a mezzo servizio con il laboratorio. Altri due medici sono poi in servizio al centro trasfusionale di Voghera.