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Lomellina
11 Gennaio 2024 - 11:00
Salvatore Di Marco, segretario del circolo garlaschese di Fratelli d’Italia e l'ufficio postale di via Don Balduzzi
C’è malcontento in città per i disagi causati dalla chiusura dell’ufficio postale dopo l’assalto dei banditi avvenuta all’inizio di novembre. Da ormai più di due mesi i cittadini sono costretti a recarsi alle Poste più vicine, cioè a Tromello. Il comune di Garlasco ha stipulato una convenzione con Auser, che da dicembre gestisce un servizio navetta. I lavori sono fermi, e adesso c’è chi ha deciso di scrivere al Prefetto. A prendere posizione è stato Salvatore Di Marco, segretario del circolo garlaschese di Fratelli d’Italia (partito che fa parte della maggioranza). Martedì ha inviato una lettera al prefetto di Pavia Francesca De Carlini, segnalando le criticità che stanno vivendo i cittadini e chiedendo un incontro. «In un primo momento – scrive Di Marco – i responsabili di Poste Italiane avevano assicurato che in un mese avrebbero ripristinato tutto, ma poi hanno modificato il piano di intervento, prolungando i tempi di lavoro per motivi gestionali loro fino ad aprile 2024. Quindi, a ben sei mesi di distanza dell’episodio. Malgrado il nostro sindaco Simone Molinari si sia reso disponibile a cercare un altro luogo adatto per installare un ufficio provvisorio, il responsabile delle Poste non ne ha trovato uno di suo gradimento fra quelli proposti. Si era inoltre richiesto un container mobile (come successo anni addietro), ma la risposta di Poste è stata: sono tutti dislocati nelle zone alluvionate».
L’amministrazione comunale, per cercare di alleviare i disagi alla popolazione, ha stipulato (e pagato) una convenzione con Auser per mettere a disposizione una navetta. Ma le altre azioni intraprese per cercare di sollecitare Poste ad avviare il prima possibile i lavori non hanno per il momento avuto esiti positivi. «Tutta questa situazione non ci sembra giusta – conclude l’esponente di FdI Salvatore Di Marco – per una cittadina come Garlasco, importante centro della Lomellina sotto il profilo economico stante il numero di attività, sia commerciali che imprenditoriali, senza dimenticare il comparto agricolo, creando disagio alle attività economiche e alla popolazione, come detto prima, in particolare le fasce più deboli. Siamo pertanto a chiedere un Suo intervento, al fine di risolvere o almeno accelerare questi lavori, così da evitare ulteriori disagi e disservizi alla nostra comunità».
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