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IL BILANCIO DEL 2023 DEL REPARTO DI OSTETRICIA
11 Gennaio 2024 - 10:30
Il primario di Ostetricia Giovanni Marchitelli con la caposala Barbara Daprà
Il 2023 si è chiuso con 451 parti all’ospedale di Vigevano: un dato in diminuzione del 6,8%, dopo un 2022 in leggero aumento (+2,1%). Il trend di calo delle nascite si registra ovunque da 15 anni a livello nazionale, regionale e provinciale: qui nel 2023 è stato un po’ superiore alla media, ma sconta una situazione cittadina che invece è molto peggiore (-16,3%), indice di una città in profonda crisi. Ad abbassare i dati c’è anche una tendenza, che si fatica a superare, delle donne vigevanesi a rivolgersi altrove.
Tante scelgono Pavia, Novara o in misura minore Milano, dove ci sono università, ma anche Magenta. «La Vigevano-bene non viene qui a partorire», osservano con amarezza in reparto. Il primario Giovanni Marchitelli fornisce un dato relativo al 2022, ma nel 2023 non dev’essere cambiato molto: «Il 52% delle nostre neomamme è d’origine straniera. Ai centri di secondo livello non si rivolgono i casi più complicati, anzi: buona parte delle vigevanesi con gravidanze fisiologiche, a basso rischio ostetrico, va a Pavia o Novara senza un perché. In compenso qui dobbiamo gestire una grossa fetta di gravidanze patologiche: donne con diabete gestazionale, obesità, ipotiroidismo, gestosi, cesarei pregressi. Spesso sono straniere e non hanno la macchina per raggiungere centri più specializzati in relazione alle loro condizioni. A volte sono arrivate in Italia pochi giorni prima del parto, raggiungendo il marito, e si presentano qui senza visite precedenti e senza aver mai fatto un’ecografia».
«Questo reparto – prosegue Marchitelli – ha potenzialità enormi, potrebbe crescere e ha le competenze per farlo, come tutto l’ospedale. È un peccato che tante vigevanesi continuino a guardare altrove. Abbiamo un servizio di ecografia ostetrica di livello altissimo, garantiamo la partoanalgesia epidurale 24 ore su 24, un rapporto tra ostetriche e pazienti di 1:1 durante il travaglio, abbiamo molti ambulatori specializzati».
Mentre le sale parto segnano un po’ il passo negli ultimi anni (nel 2018 si toccò il massimo con 732 nati), l'attività ginecologica cresce. Gli ultimi dati disponibili sono del 2022: i ricoveri totali sono passati dai 669 dell’anno prima (di cui 138 chirurgici) a 742 (di cui 188 chirurgici), i day hospital sono aumentati del 36%. «Abbiamo un’ottima collaborazione – dice Marchitelli – con il dottor Del Re per Chirurgia, con Danova e Olgiati per Oncologia, oltre che ovviamente con Decembrino per Pediatria. Ringrazio i vertici aziendali che hanno avuto fiducia in me, consentendomi di fare questa esperienza come primario facente funzione che si è rivelata molto interessante».
Il dottor Giovanni Marchitelli è primario facente funzione di Ostetricia e Ginecologia dal 1° agosto 2021, quando andò in pensione Luciana Babilonti, ma lo resterà ancora per poco: a sua volta sarà collocato a riposo il 12 marzo prossimo, al compimento dei 70 anni. Per una volta i tempi per l’avvicendamento sono stati programmati adeguatamente: il 1° dicembre l’Asst ha emesso l’avviso per il conferimento del nuovo incarico quinquennale e il 2 gennaio è scaduto il termine per presentare le domande. Ne sono arrivate 5, ora al vaglio. Originario di Taranto e pavese di formazione, Marchitelli ha alle spalle 41 anni d’esperienza ospedaliera, equamente divisa tra sanità pubblica e privata: 15 anni all’ospedale di Casorate, poi 15 alla casa di cura Città di Pavia, 4 all’Istituto clinico Beato Matteo e gli ultimi 7 all’ospedale di Vigevano.
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