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La viabilità

Abbiategrasso: tornano le proteste dei comitati “No tangenziale”

È stato pubblicato il bando della superstrada tra Ozzero e Albairate e subito arrivano le contestazioni

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

12 Gennaio 2024 - 12:06

Abbiategrasso: tornano le proteste dei comitati “No tangenziale”

La foto del manifesto dal titolo "Il territorio che resiste"

Si firmano “Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e del Parco Agricolo Sud Milano” e promettono nuove proteste contro la costruzione della superstrada tra Ozzero e Albairate. Di fatto è una tangenziale di Abbiategrasso che servirebbe a velocizzare il traffico automobilistico, attualmente con volumi insopportabili, inquinamento compreso.

In un recente comunicato i "comitati" dicono: «Abbiategrasso e l’abbiatense stanno vivendo il loro momento più buio; alcune amministrazioni, Regione Lombardia e Anas, hanno deciso di trasformare le ultime campagne non cementificate vicino a Milano in una squallida e degradata periferia preferendo una mobilità impattante su gomma all’adeguamento delle strade esistenti e al raddoppio della tratta ferroviaria tra Abbiategrasso e Mortara. I campi vicino allo scheletro della Siltal sono stati recintati con una rete arancione che fa finalmente capire a tutti l’enorme dimensione del futuro centro commerciale. Nello stesso periodo, naturalmente sempre a cavallo delle festività, Anas ha indetto il bando di gara per l’affidamento dei lavori della tratta C (Ozzero - Albairate) della superstrada depositando il progetto esecutivo. Il nostro territorio subisce cosi una doppia aggressione che lo modificherà per sempre e cambierà radicalmente in peggio la qualità della vita e della salute dei suoi cittadini. Gli amministratori dei Comuni favorevoli a questi scempi così come quelli di Regione Lombardia e, impossibile da non citare, il sindaco di Abbiategrasso, si assumono una responsabilità devastante rispetto al consegnare alle future generazioni un enorme pezzo di terra compromesso per sempre».

I Comitati contestano le parole della consigliera regionale leghista Silvia Scurati («sette chilometri di strada con cavalcavia , ponti e gallerie artificiali connetteranno al meglio le diverse realtà e anche i tratti interessati dal trasporto su ferro”) poi commentano sulla situazione agricola: «Già sono arrivate per la seconda volta - dicono -  le lettere di esproprio agli agricoltori. Aziende agricole frammentate, di cui sei nella zona interessata dall'enorme ponte in comune di Albairate, costruito sul Naviglio Grande, la Vigevanese e la stazione della Bruciata, vedranno i fondi e i reticoli idrici tagliati da una infrastruttura costosissima e inadeguata a risolvere i problemi di traffico. Oggi il progetto è profondamente cambiato: la tratta C è una anacronistica circonvallazione di Abbiategrasso che soddisfa gli appetiti speculativi di una classe dirigente inadeguata a governare un territorio agricolo di pregio. Pensare che, attraverso la legge obiettivo prima e il commissariamento poi, questa infrastruttura avrebbe dovuto avere un interesse nazionale, cioè collegare l'areoporto di Malpensa alla città di Milano».

Poi spiegano che «a oggi ci sono ancora due ricorsi pendenti: il primo depositato al Tar del Lazio contro la nomina del Commissario Straordinario per palese conflitto di interesse, il secondo al Tar Lombardia contro la chiusura favorevole della Conferenza dei servizi da parte del Commissario che  ha ignorato la contrarietà del Comune di Albairate, di Cassinetta di Lugagnano, di Boffalora, del Parco del Ticino, del Parco Sud Milano e della Città Metropolitana».

La conclusione dei comitati è ovvia. Dicono: «Noi non ci arrendiamo. La mobilitazione continua, e contiamo sull’aiuto e senso di responsabilità della nostra comunità civile che ama questo territorio per garantire alle prossime generazioni un mondo migliore». 

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