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Il trasporto

Treni, decisione dei consiglieri regionali: chiediamo un’audizione con Rfi e Trenord

È emerso questa mattina (lunedì) nella Consulta per il Trasporto Pubblico Locale

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

15 Gennaio 2024 - 18:42

Treni, decisione dei consiglieri regionali: chiediamo un’audizione con Rfi e Trenord

La riunione della Tpl in municipio a Vigevano

La convocazione della Consulta per il Trasporto Pubblico Locale in municipio a Vigevano (questa mattina, lunedì) ha avuto un denominatore comune: la situazione della linea ferroviaria Milano-Mortara sta diventando insostenibile e il motivo dell’ennesimo stop al raddoppio tra Albairate e Abbiategrasso va chiarito. Erano presenti due consiglieri regionali, il primo giocava in casa, Andrea Sala (ex sindaco, della Lega) l’altro era Simone Negri del Pd. In collegamento anche Pietro Bussolati sempre del Pd e Silvia Scurati della Lega, il sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai e quello di Mortara Ettore Gerosa. Hanno partecipato anche i Comuni di Trezzano, Cesano e Cassolnovo, il presidente di Ascom Renato Scarano che ha parlato a nome del Comitato intercategoriale e, fondamentale, l’intervento del presidente dell’associazione pendolari Mimoal (Milano-Mortara-Alessandria) Franco Aggio.

La decisione, alla fine, è stata quella di chiedere congiuntamente un’audizione regionale con Rfi e Trenord e il MInistero dei Trasporti. A loro ci sarà da chiedere lo stato attuale del raddoppio, dopo che a dicembre è emerso che per fare il tratto di cinque chilometri tra Albairate e Abbiategrasso (zona stadio) non bastano i 120 milioni del Pnrr ma ne servono 280. Ora resta il nodo di fondo: che fare? Il primo passo potrebbe davvero essere l’audizione regionale per capire i propositi delle aziende che gestiscono materiale rotabile e infrastrutture. La prima proposta concreta è arrivata da Franco Aggio, che ha tracciato il quadro della situazione caldeggiando la riproposizione del raddoppio selettivo: «I soldi del Pnrr, 120 milioni, sono persi. A questo punto abbiamo due strade percorribili, una è quella dell’appalto unico, contemporaneo su tutta la linea da raddoppiare. Ma è dal 2006 che ci proviamo, senza nessun risultato concreto. L’altra possibilità è quella che stiamo rivalutando, ovvero quella di un raddoppio selettivo». Dove si intende un raddoppio da realizzare nei tratti tra Mortara e Albairate meno impattanti sul territorio che attraversano e sui centri storici delle città. Fatto salvo il fatto che ogni realtà cittadina dovrebbe eliminare i passaggi a livello ove possibile. Servono accordi con Rfi.

Altra testimonianza fondamentale quella del sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai, il politico (Lega) più direttamente interessato al raddoppio, che si sarebbe sviluppato tutto nel suo territorio. «Abbiamo avuto anni di interlocuzioni lunghe e non facili. Noi in città non abbiamo sovrappassi né sottopassi, ma alla fine abbiamo risolto. Eravamo tranquilli, ma la sorpresa grossa è stata quando abbiamo saputo che quei 120 milioni del Pnrr non bastavano. Avrei compreso un aumento del 20, 30 o 40% ma non quello che hanno comunicato. Le nostre richieste – ha precisato Nai – sono sempre state indirizzate a risparmiare e nel momento in cui abbiamo saputo le nuove cifre siamo andati a Roma da Salvini. Ora l’unica soluzione è un finanziamento ministeriale». Una delle sorprese è stata quella di trovarsi di fronte ad un progetto che vedeva non solo un raddoppio, ma il rifacimento integrale di entrambe le linee con una massicciata che risulta superiore di 30 centimetri di altezza rispetto all’attuale.  

 L’ex sindaco di Vigevano Andrea Sala, ora consigliere regionale, sostenuto da un‘intervento della collega Silvia Scurati ha ribadito quel che va asserendo dopo la sorpresa dei prezzi: «Chiediamo a questo punto una progettazione dell’intera tratta mancante, da Albairate a Mortara. Se in alcuni punti fosse necessario un intervento selettivo non ci sarebbero problemi. Lo dica Rfi. Noi dobbiamo ai pendolari che viaggiano su questa linea un intervento dignitoso che possibilmente non preveda un fermo dei treni. Concordiamo un cronoprogramma e facciamo un serio dibattito tecnico e politico».

La Consulta era stata convocata dal delegato ai trasporti del Comune di Vigevano Paolo Iozzi, che è dello stesso partito (Fratelli d’Italia) dell’assessore regionale Franco Lucente e del consigliere regionale Claudio Mangiarotti. Entrambi assenti per impegni istituzionali. Iozzi, però, ha concordato con le conclusioni di ottenere un’audizione regionale in commissione Trasporti.  

Infine i due consiglieri regionali Dem Negri e Bussolati hanno diffuso, al termine dell’incontro in Consulta a Vigevano una nota scritta. Dicono: «Al più presto serve un’audizione in Commissione trasporti di Regione Lombardia sulla linea Milano- Mortara - Alessandria. Oggi – affermano i consiglieri dem- è emerso chiaramente quanto noi abbiamo già denunciato il dicembre scorso, ossia che i 120 milioni di euro del Pnrr stanziati per il raddoppio della tratta Albairate - Abbiategrasso sono andati persi.  E questo per gli errori commessi dal Centro destra: prima nella pianificazione (si è prevista una spesa di 120 milioni di euro e si è scoperto che ne servivano più del doppio), poi nell’incapacità di rimediare, rimodulando le risorse del Pnrr per l’intervento, come è stato fatto per altre opere, anche minori». «Il raddoppio della tratta Albairate-Abbiategrasso - continuano Negri e Bussolati - è essenziale per risolvere le gravi criticità della linea, che crea pesanti disagi a migliaia di pendolari. Va rifinanziata. Per questo abbiamo chiesto di convocare al più presto un’audizione in Commissione trasporti con i rappresentanti di Trenord, Rfi, del ministero dei Trasporti, le amministrazioni locali e i comitati dei pendolari per chiedere alla Regione l’impegno a stilare un nuovo progetto di raddoppio da rifinanziare con la prossima legge nazionale di Bilancio.  La Regione fino ad oggi non ha mostrato alcun interesse per questa linea. È rimasta sorda a tutte le nostre sollecitazioni».

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