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PER OGNI CICLO SCLASTICO

Fino a sabato 10 febbraio le iscrizioni alle classi prime

Si fa online su una nuova piattaforma, serve l'identità digitale

Claudio Bressani

Email:

claudio.bressani@ievve.com

18 Gennaio 2024 - 09:00

Da oggi fino al 10 febbraio le iscrizioni alle classi prime

Alunni all'ingreso di una scuola di Vigevano

È arrivato il momento della scelta per chi ha figli che devono iniziare un nuovo ciclo d’istruzione: materna, elementare, media, superiore. Ci sono 24 giorni di tempo: l’iscrizione deve essere inoltrata tra le 8 di oggi, giovedì, e le 20 di sabato 10 febbraio, esclusivamente online come avveniva già da alcuni anni, ma su una nuova piattaforma, Unica, accessibile all’indirizzo https://unica.istruzione.gov.it/it. C’è un’altra novità: da quest’anno è indispensabile avere un’identità digitale: Spid, carta d’identità elettronica, Cns o eIdas.

Questo vale anche per coloro che, non disponendo di un computer o non avendo molta dimestichezza con il suo uso, si rivolgono alla segreteria della scuola (quella frequentata o quella in cui si intende iscrivere il figlio) per essere aiutati. La possibilità resta, ma se fino all’anno scorso l’identificazione poteva avvenire semplicemente mostrando agli impiegati un documento, da quest’anno in mancanza dell’identità digitale la procedura non si può fare.

L’obbligo d’iscrizione vale per chi va in prima elementare, in prima media o in prima superiore, solo per le scuole statali, mentre per quelle paritarie è facoltativo, e inoltre per i centri di formazioni professionale di 14 regioni, tra le quali la Lombardia. Per l’iscrizione del figlio per la prima volta alla scuola dell’infanzia invece la procedura resta “all’antica”: cartacea.

Da settimane, in molti casi fin da prima di Natale, tutti gli istituti comprensivi e superiori, pubblici e privati, hanno avviato un fitto calendario di “open day” per presentare ai futuri alunni e ai loro genitori le strutture didattiche, i programmi e i progetti formativi. Un’utile attività d’informazione dietro la quale traspare anche una concorrenza sempre più accesa tra i vari istituti per raccogliere il maggior numero di iscritti o non vederli scendere troppo.

La natalità infatti è in continua diminuzione dal 2008 e l’effetto si sente ogni anno di più. Nel prossimo quasi certamente si perderanno sezioni nella scuola dell’infanzia, ma anche la primaria rischia tagli di cattedre. Ci sono istituti comprensivi che, analizzando i dati del proprio stradario, hanno visto i bambini obbligati per il primo anno di primaria ridursi anche del 30% da un anno all’altro. La scelta della scuola da frequentare è libera e quindi i dati desunti dallo stradario sono solo indicativi: per tamponare l’emorragia l’unica possibilità è attrarre alunni da altre zone della città.

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