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LOMELLINA

Scuola materna di Cilavegna, la riapertura slitta dopo le vacanze di Carnevale

Nei giorni scorsi il sopralluogo di Ats. Pronte due squadre di operai

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

19 Gennaio 2024 - 14:33

Scuola materna di Cilavegna, la riapertura slitta dopo le vacanze di Carnevale

Una fotografia della scuola dopo il maltempo di fine agosto

Si allungano di un paio di settimane i tempi previsti per la riapertura della scuola materna di Cilavegna, in via Vecchiarino, uno degli edifici pubblici che ha riportato i danni più ingenti in Lomellina dopo gli eventi meteorologico straordinari che avevano colpito alla fine di agosto il nostro territorio. «Martedì mattina – spiega la sindaca Giovanna Falzone – gli ispettori di Ats Pavia hanno effettuato un sopralluogo all’interno. Si tratta di verifiche preliminari, che serviranno a sbloccare la seconda parte dell’intervento, che riguarda la parte interna, le aule in particolare. La nostra idea è di utilizzare i giorni delle vacanze di Carnevale per effettuare il trasloco e aprire subito dopo le feste». Quindi, se non ci saranno ulteriori intoppi, a metà febbraio gli alunni potranno rientrare nelle classi.

«Ci sono due squadre di operai – spiega la prima cittadina di Cilavegna – pronte a lavorare su due cantieri. Una squadra si occuperà del corridoio e del rifacimento del pavimento (si è sollevato a causa delle infiltrazioni dal tetto, ndr). L’altra effettuerà i lavori di sistemazione nelle classi, dove è prevista la ritinteggiatura e una serie di altri interventi di ripristino. Lo scorso venerdì è stata effettuata un’altra ispezione all’interno del plesso. Appena arriverà il via libera, gli operai dovrebbero concludere gli interventi nel giro di un paio di settimane».

Sono invece già stati completati i lavori di messa in sicurezza della struttura e i rifacimenti degli impianti danneggiati; si è provveduto anche al relamping e alla sostituzione di alcuni serramenti ammalorati. I costi degli interventi, che permetteranno agli alunni di tornare a scuola, dovrebbero aggirarsi intorno ai 70mila euro.

Ma in estate dovrà essere affrontata anche la parte più importante del ripristino, che riguarda la sistemazione dell’ala del plesso scolastico in cui si trova il locale mensa, che per il momento rimarrà chiuso; al rientro, i bambini pranzeranno infatti all’interno delle classi. Per ripristinare la porzione di tetto che a fine agosto era stata letteralmente sradicata, finendo nel cortile interno, occorreranno risorse ulteriori: «In questo momento – spiega la sindaca Falzone – siamo concentrati sul ritorno in classe degli alunni, poi pianificheremo il secondo intervento da mettere in calendario per quest’estate, durante le vacanze. Parliamo di un lavoro da più di 200mila euro. Bisognerà anche valutare un mutuo per finanziare i lavori».

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