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MORTARA, PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA

Lo spettacolo degli studenti dell'Omodeo sui bambini della Shoah

Scritto e interpretato da una cinquantina di ragazzi, in scena oggi con quattro rappresentazioni

Claudio Bressani

Email:

claudio.bressani@ievve.com

24 Gennaio 2024 - 21:12

Lo spettacolo degli studenti dell'Omodeo sui bambini della Shoah

Un momento dello spettacolo degli studenti dell'Omodeo

Un percorso iniziato alla fine di ottobre, che ha impegnato per mesi un gruppo di oltre 50 studenti dell’istituto Omodeo guidato dai rappresentanti d’istituto (Kevin Abdishahai, Vittoria Darone, Giulia Familiari e Marco Ferraris) e coordinato da 11 insegnanti: Adele Andreozzi, Maria Grazia Besozzi, Elisa Boni, Sabrina Comuzio, Marika Ferla, Massimo Giavazzi, Chiara Maffei, Cristina Motta, Andrea Rosaschino, Ivana Timpanaro, Giancarlo Tosoni. Il risultato è lo spettacolo «...Beata me che non capisco niente», andato in scena oggi all’auditorium “Città di Mortara” in occasione della Giornata della Memoria, con qualche giorno d’anticipo sulla data canonica del 27 gennaio perché l’auditorium dell’istituto è ancora interessato da lavori di riqualificazione: così si è dovuto chiedere ospitalità a quello comunale, che era già occupato nel fine settimana.

Quello scritto e interpretato da studenti e insegnanti è un testo che alterna parti recitate, letture e momenti coreografici, incentrato sul tema dei bambini della Shoah. È stato ispirato dall’incontro che gli stessi studenti hanno avuto ad ottobre con Adriana Torre Ottolenghi, vicepresidente della Comunità ebraica di Casale Monferrato, dopo aver visitato la sinagoga. I ragazzi si sono occupati di ogni aspetto: dalla ricerca storica e bibliografica, passando per l’elaborazione dei testi, l’ideazione delle coreografie, la recitazione, la progettazione grafica delle locandine per arrivare alla cura aspetti più tecnici, audio, video e fotografici. Si sono tenute ben quattro repliche: alle tre del mattino, per permettere a tutti gli studenti di assistere a turni, vista la capienza limitata, se n'è aggiunta una alla sera, alle 21, aperta ai genitori, agli insegnanti e a tutta la città.

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