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27 Gennaio 2024 - 22:32
Un momento dell'incontro al Ridotto del Cagnoni
VIGEVANO - Il Comune si prepara ad acquisire la proprietà del Castello. L'accordo con lo Stato sul Programma di valorizzazione del monumento predisposto dalla Giunta Ceffa è ormai ai dettagli e manca solo il voto conclusivo del consiglio comunale prima della sigla definitiva con il Demanio e le emanazioni del Ministero della Cultura. Un piano di 217 pagine sulle quali c'è chi ha da eccepire, sia nel metodo sia nella sostanza.
Sabato mattina, al Ridotto del Teatro Cagnoni si è svolto un incontro promosso da alcuni consiglieri comunali di minoranza per stimolare il dibattito in città su quella che è stata definita "una delle scelte più importanti degli ultimi 50 anni per la nostra città". Sala piena, quindi, in risposta all'appello di Luca Bellazzi e Martina Ambrosino (Polo Laico), Alessio Bertucci, Arianna Spissu, Emanuele Corico Piccolini e Carlo Santagostino (Pd), Silvia Baldina (Movimento 5 Stelle). A relazionare sono stati chiamati tre figure del mondo culturale: Mario Cantella, pubblicista e scrittore, Marco Dotti, docente di Professioni dell'editoria all'Università di Pavia, Fortunato D'Amico, curatore artistico indipendente.
Relatori e pubblico al dibattito sul Castello
L'illustrazione del Programma di Valorizzazione del Castello già approvato dalla Giunta, aggiornato secondo le richieste dei ministeri e pronto per il voto del consiglio, ha riguardato soprattutto l'assenza di qualsiasi dibattito in città, un piano - secondo Cantella - preparato nelle segrete stanze dal sindaco, dai suoi assessori e da una società di consulenza molto seria, che però ha costruito un impianto considerato irrealizzabile soprattutto per la scelta della gestione diretta da parte del Comune. Dotti ha ricordato alcuni modelli di gestione di realtà monumentali per le quali si è ottenuta la partecipazione dei privati o un indirizzo sociale, formando Enti del terzo settore.
L'appello dei consiglieri di minoranza è rivolto alla città: imponiamo all'amministrazione comunale di sottoporre il piano a un confronto diffuso in città per informare e mettere in discussione alcune scelte. La gestione diretta, infatti, per come configurata nel Programma, prevede un deficit annuo di almeno 600 mila euro e previsioni di incassi che secondo i relatori e i consiglieri sono gonfiate e irrealistiche.
La conferenza stampa dei consiglieri di minoranza al termine dell'incontro al Ridotto del Cagnoni
Al termine dell'incontro i consiglieri Bertucci, Bellazzi, Baldina, Spissu e Corsico Piccolini hanno tenuto una conferenza stampa riassuntiva della mattinata di discussione. "La questione è molto semplice - ha detto Corsico Piccolini - questo piano non ce lo possiamo permettere, il suo impatto sul bilancio dell'ente potrebbe essere devastante e il rischio è ritrovarsi in pochi anni costretti a chiudere il Castello".
Sull'edizione di giovedì prossimo dell'Informatore un resoconto più ampio dell'iniziativa.
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