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I trasporti

Il raddoppio della linea Milano-Mortara si è bloccato. Serve un recupero. Ricette e polemiche in Regione

Gli interventi dopo la seduta a palazzo Pirelli di Milano della Commissione Trasporti con la presenza di RFI, rete ferroviaria italiana

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

30 Gennaio 2024 - 17:35

Il raddoppio della linea Milano-Mortara si è bloccato. Diversi gli interventi politici in Regione, dal PD alla Lega

La stazione di Vigevano

Il raddoppio della linea Milano-Mortara tra Abbiategrasso e Albairate è saltato – dice in una nota il consigliere Pietro Bussolati del Partito Democratico -  Durante la seduta della commissione trasporti, abbiamo avuto la possibilità di incontrare i vertici di RFI. Alla domanda sul raddoppio della tratta hanno risposto che a causa della conclamata rimodulazione delle spese, si dovrà procedere alla revisione del progetto. Di conseguenza, le nuove tempistiche non permetteranno di accedere ai 120 milioni di euro del PNRR che erano stati destinati all’opera. Una notizia che era nell’aria, ma che non toglie l’amarezza e il disappunto per una gestione a dir poco imbarazzante della questione e per cui dobbiamo ringraziare l’intera filiera del centrodestra». Bussolati addita il Ministro Salvini, la giunta Fontana e il sindaco di Abbiategrasso. Poi prosegue: «Il raddoppio, rinviato sine die, è un’opera fondamentale e strategica. È stata persa un’occasione, ma, soprattutto, sono stati persi fondi importanti per poterla attuare. Con buona pace dei pendolari della tratta che continueranno a subire sulla propria pelle le inefficienze di Regione Lombardia».

Sempre per il Partito Democratico interviene Simone Negri, che con Bussolati è stato anche in stazione a Vigevano e Abbiategrasso per assecondare le proteste dei pendolari: «Sugli investimenti infrastrutturali si giocherà la sfida della competitività della Lombardia nel prossimo futuro – dichiara – Una scommessa che dobbiamo lanciare da oggi: non possiamo rischiare di diventare marginali rispetto ai grandi corridoi europei. Dobbiamo potenziare tutti gli assi che ci collegano al Nord Europa. Per la fluidità delle merci, ma anche per migliorare la vita dei cittadini. Sui passeggeri, infatti, è emblematica la questione della Milano Mortara. Il raddoppio del tratto tra Albairate e Abbiategrasso rischia di rimanere sulla carta per l’elevato incremento dei costi, quasi il 233 per cento. Forse su quella direttrice e altrove bisognerebbe pensare a una nuova stagione degli investimenti, lanciando progetti di raddoppio selettivo».

Hanno parlato di trasporti i consiglieri regionali Silvia Scurati e il vigevanese Andrea Sala, ex sindaco, della Lega: «Nuovi treni nella Lomellina per ridurre i tempi». La nota stampa viene diffusa dopo l’audizione di RFI per un aggiornamento sugli interventi in atto sulle linee ferroviarie regionali. In merito sono intervenuti i consiglieri regionali della Lega Silvia Scurati, vicepresidente della Commissione Attività produttive di Regione Lombardia e Andrea Sala, membro della Commissione Territorio e trasporti. «Bene l’incontro per fare il punto sulle attività di Rfi nella nostra Regione - dice Scurati - in particolare voglio porre l’attenzione sul quadruplicamento della tratta Rho-Gallarate, nel Milanese (…) Altro importante tema affrontato il raddoppio della linea Albairate-Abbiategrasso dove è stato precisato che l’aumento dei costi è legato all’aumento del materiale e che i ritardi sono dovuti soprattutto al cambiamento delle normative in materia idraulica così come all’adeguamento tecnico e non imputabili, come qualcuno invece sosteneva, ad alcuna altra volontà. Resta quindi massima l’attenzione di Regione Lombardia su tutte le opere di potenziamento della mobilità per un sempre migliore servizio ai lombardi» conclude Scurati. Andrea Sala ha invece rivolto la sua attenzione alla situazione dei pendolari del Pavese e Lomellina: «Durante l’incontro ho chiesto garanzie specialmente per quanto riguarda la tratta Milano-Mortara. Durante l'audizione, è stata messa in luce l'importanza dell'introduzione dei nuovi convogli e dei loro effetti sui tempi di viaggio. Il dirigente di Rfi ha fornito assicurazioni sul miglioramento dei servizi grazie all'inserimento di nuovi treni, sottolineando l'importanza di un trasporto efficiente per i pendolari».

«Anche se il raddoppio del collegamento tra Milano e Mortara potrebbe saltare, la Regione Lombardia si spenderà per inserirlo nel contratto di programma RFI e rendere disponibili le somme a disposizione per il progetto» ha poi spiegato l'assessore regionale Claudia Terzi durante un convegno sui trasporti, lunedì, a Palazzo Pirelli. «L'idea non è di abbandonare soprattutto progetti strategici come quelli, ma di andare a recuperare ovviamente risorse anche riprogrammando quelli che sono i progetti con tempi diversi. Quindi una riorganizzazione, come si fa spesso e volentieri nei bilanci pubblici», spiega l'assessore della giunta Fontana. «Che Regione possa coprire i maggiori costi dei progetti RFI è un po' difficile, ma che si muova, così come ha già fatto anche in passato rispetto all'interlocuzione con chi programma e quindi finanzia questi interventi, cioè il ministero, quello sì». Dopodiché, come osserva l'assessore, «la revisione di un progetto discende normalmente dalle richieste dei territori, questo è abbastanza normale. Perché insomma, un conto è partire dal progetto in senso stretto e un conto poi interagire con il territorio (...) sarà onere anche di Regione Lombardia spendersi per fare in modo che nel contratto di programma di RFI e nell'interlocuzione con il Mit ci ci sia lo spazio per implementare le le somme a disposizione per questo progetto».

Sul tema è intervenuto anche l'ex consigliere regionale Simone Verni, ora coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle a Pavia, attaccando il centrodestra. «I signori del no hanno dato l’ennesima prova di inadeguatezza (...) Nonostante gli avessimo consegnato le risorse necessarie, la destra che governa il Paese e la Regione non è stata in grado di rispondere alle esigenze del territorio. Inutile sottolineare le gravi ripercussioni che questa decisione avrà sull’intera linea Milano-Mortara, che già vanta una moltitudine di primati negativi su scala regionale». 

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