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30 Gennaio 2024 - 15:14
I cittadini di Garlasco protestano per i disservizi causati dalla chiusura dell’ufficio postale, che si protrae ormai dal 4 novembre scorso. La scorsa settimana Poste Italiane ha fatto sapere che i lavori inizieranno nel mese di febbraio, ma non è stato ancora comunicato il cronoprogramma. L’amministrazione comunale da mesi sta cercando di sollecitare l’azienda e questa mattina, martedì, i consiglieri di minoranza del Terzo polo hanno organizzato un presidio davanti all’ufficio postale e una raccolta firme in piazza, che verrà inoltrata al Prefetto di Pavia. «Non è tollerabile che una comunità di circa diecimila persone venga lasciata senza un ufficio postale aperto, costringendo centinaia di persone a recarsi ogni giorno a Tromello per ritirare la propria corrispondenza, se non addirittura i soldi per vivere – affermano i consiglieri comunali Enzo Rossato (Italia Viva) e Carlo Camera (Azione) – Non è tollerabile che Poste Italiane non abbia accettato di aprire almeno un ufficio provvisorio in città e che l'amministrazione comunale, dopo essere stata incalzata in consiglio comunale, si sia limitata ad istituire un servizio navetta verso Tromello, dove peraltro ci risulta si siano creati parecchi disagi: lunghe file agli sportelli, lo sportello prelievi talvolta fuori uso e cittadinanza locale esasperata per gli ennesimi disservizi».
Il presidio questa mattina, martedì, dei consiglieri comunali del Terzo polo. Da sinistra: Carlo Camera (Azione) ed Enzo Rossato (Italia Viva)
Foto e video di Jose Lattari
«L’ufficio postale – proseguono gli esponenti del Terzo polo – rappresenta per tantissima gente, specialmente se anziana e in difficoltà, un autentico punto di riferimento, non solo per il ritiro della corrispondenza, ma anche per il pagamento delle pensioni e per ogni altro servizio finanziario correlato. Il gruppo politico consiliare Azione-Italia Viva denuncia pubblicamente questa grave mancanza che ha colpito la città di Garlasco e chiede che l’amministrazione comunale si faccia carico di coinvolgere tutte le istituzioni possibili, provinciali, regionali, nazionali, per porre fine a quello che si sta rivelando un'autentica vergogna per il nostro territorio».
Sulla situazione che si è verificata a Garlasco interviene anche Tommaso Bernini, segretario provinciale di Azione: «Tre mesi senza servizio né soluzioni alternative sono tanti, troppi. Garlasco, un Comune di oltre nove mila abitanti, non merita questo. Chiediamo risposte e tempi certi per il bene dei cittadini».
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