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01 Febbraio 2024 - 16:42
VIGEVANO - Era una di quelle figure che hanno fatto, attraverso le loro piccole o grandi fabbriche, la storia della scarpa vigevanese. Mario Cerutti è scomparso alla fine della scorsa settimana, all’età di 93 anni. Per decenni il calzaturificio che portava il suo nome (e poi portato avanti dal figlio Luigi) ha contribuito a costruire la fama del saper fare vigevanese nell’inventare e realizzare scarpe.
La storia di imprenditore di Mario Cerutti inizia nel lontano 1963, quando apre il calzaturificio Simona. Più avanti, negli anni ‘80 decide di dare all’azienda il proprio nome e con questa trasformazione inizia anche l’evoluzione del prodotto, che passa dal genere comfort a maggiore attenzione alla tendenza: sono gli anni delle grandi firme e anche il mondo della scarpa si adegua e si butta a capofitto nel luxury market.
È la caratteristica tipica degli anni d’oro della calzatura vigevanese: lavorazione artigianale e catena produttiva con macchinari all’avanguardia (sempre prodotti a Vigevano). Nel 2001 il marchio Mario Cerutti viene acquisito al 72% da Mariella Burani Fashion Group e tre anni dopo lo ingloba totalmente nella holding Antichi Pellettieri. Il gruppo Mariella Burani va però incontro a un rovescio che porta al fallimento decretato nel 2010. Nonostante questo il marchio Mario Cerutti è attualmente ancora attivo ed esistente sul mercato.
Mario Cerutti lascia la moglie Fernanda e i due figli Antonio e Luigi. Il primo ha preso un’altra strada rispetto al padre ed è un affermato dentista mentre Luigi ha portato avanti con la moglie Rossella l’azienda fondata dal padre. I funerali si sono svolti venerdì scorso in Duomo.
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