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Intervengono il sindaco Nai e l'assessore Albetti

Il raddoppio mancato? «Non è colpa di Abbiategrasso»

«Costi lievitati da 120 a 282 milioni, assurdo sostenere che è stato per le nostre richieste»

Claudio Bressani

Email:

claudio.bressani@ievve.com

07 Febbraio 2024 - 21:21

Il raddoppio mancato? «Non è colpa di Abbiategrasso»

L'assessore Roberto Albetti e il sindaco Cesare Nai

Lo stop al progetto di raddoppio non può in alcun modo essere addebitato al Comune di Abbiategrasso. Oggi il sindaco Cesare Nai e l’assessore ai lavori pubblici Roberto Albetti hanno convocato la stampa «perché è opportuno fare un po di chiarezza». Nel mirino le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal consigliere regionale del Pd Simone Negri, già sindaco di Cesano Boscone: «Rfi ha confermato che sull’esplosione dei costi e sulla dilatazione dei tempi han pesato in maniera significativa le richieste dell’amministrazione comunale di Abbiategrasso».

«È assurdo – ha replicato Nai – sostenere che le nostre richieste di modifiche progettuali, alcune delle quali per altro in diminuzione di costi, possano aver portato da 120 a 282 milioni. Abbiamo anche interpellato Rfi: non hanno mai dichiarato nulla del genere». E allora quali sono le ragioni vere? «Lo spiega la stessa Rfi: il caro materiali, risoluzioni più costose delle interferenze stradali con conseguenti mitigazioni ambientali, necessità di intervenire anche sul binario attuale in esercizio per innalzamento della livelletta al fine di garantire la compatibilità idraulica. La risoluzione delle interferenze stradali può aver inciso per 500 mila, massimo un milione di euro, non certo per 162».

«Inoltre – ha aggiunto Albetti – i 120 erano relativi alla tratta da Cascina Bruciata alla stazione di Abbiategrasso, ma quando ci è stato illustrato il progetto abbiamo scoperto che andava ben oltre la stazione, fino a comprendere il passaggio a livello di via Maggi».

Ora, persi i 120 milioni di fondi Pnrr, bisognerà trovarne 282 per finanziare l’intera opera. Ma Nai ci crede: «Non ci arrendiamo, continuiamo a fare pressione su Rfi, Regione e Stato perché siano recuperate le risorse e sono convinto che saranno trovate. Le interlocuzioni in corso ci danno sufficienti motivi per essere ottimisti perché abbiamo rassicurazioni che l’opera è percepita come strategica».

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