Croce rossa di Mortara, il bilancio pareggia. C'è il grande rischio dei trasporti secondari

Anche questo caso è parte dei problemi che sta cercando di affrontare la sanità oggi. Il Comitato locale della Croce Rossa di viale Capettini da almeno due anni tenta di risollevarsi da una crisi economica molto forte. Succede qui come in molti gruppi e associazioni con le stesse finalità sociali. Il presidente Umberto Fosterni ha raggiunto nel 2023 un importante risultato: «Ormai è quasi certo che riusciremo a ottenere il pareggio di bilancio. È un risultato importante, per cui dobbiamo ringraziare soprattutto i cittadini che hanno voluto aiutarci tesserandosi. Non era scontato che circa duecento nuove persone abbiano deciso di diventare socie esprimendo una speciale fedeltà al Comitato che stiamo portando avanti da anni. Non è ovviamente bastato il loro intervento, ma altri segnali di sensibilità ci sono arrivati da alcuni gruppi industriali, così come da alcune amministrazioni. Nel complesso il risultato è stato raggiunto».

Ottenere il pareggio è un risultato importante, ma resta carente dal punto di vista operativo. «Ogni due o tre anni dobbiamo acquistare un’ambulanza per mantenerci nei parametri richiesti dal 118. I servizi di emergenza e urgenza richiedono garanzie. Però un mezzo di soccorso costa più di 90mila euro. Quindi il nostro bilancio, per essere davvero fuori pericolo dovrebbe avere un attivo ogni anno di 30 o 40 mila euro». Ultima preoccupazione è quella dei trasporti secondari, che sono i servizi da ospedale a ospedale, richiesti dalla stessa azienda sanitaria. «C’è una gara che sarà effettuata da Areu in questi giorni - conclude Fosterni -. Non ci sono i presupposti economici per potervi partecipare. Non ci stiamo dentro. Ma se perdiamo questo settore il rischio di default è dietro l’angolo, senza tenere conto dei sessanta volontari che abbiamo formato e che non avranno più nulla, o quasi, da fare».