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MORTARA, CON UNA POTENZA DI 14,27 MEGAWATT

Progetto di un mega-parco fotovoltaico accanto al Polo logistico

Produrrà l'elettricità che consumano 10 mila famiglie medie: avviata la procedura di Via

Claudio Bressani

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claudio.bressani@ievve.com

22 Febbraio 2024 - 17:00

Progetto di un mega-parco fotovoltaico accanto al Polo logistico

L'area del parco fotovoltaico a confronto con quella del centro intermodale

Potrà produrre elettricità pulita pari al consumo di 10 mila famiglie medie, come gli abitanti di Mortara più Cassolnovo, il mega-campo fotovoltaico da 14,27 megawatt di picco in progetto accanto al polo logistico di Mortara. La Provincia ha avviato la procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione d’impatto ambientale (Via).

L’area interessata, oggi incolta, misura 167.200 metri quadri, pari a una volta e mezza quella occupata dai binari del vicino terminal intermodale (110 mila), come emerge con evidenza dal fotoinserimento in alto. È già a destinazione industriale-produttiva, per cui non servono varianti urbanistiche.

Il progetto è stato presentato da una società di Roma, B.F. Energy srl, costituita nel 2020 e specializzata in impianti di energia rinnovabile. Il quadro economico è di 16,2 milioni di euro, di cui quasi 10 per realizzare il campo fotovoltaico e poco meno di 4 per la connessione mediante un elettrodotto interrato di 3,3 chilometri a una sottostazione elettrica da realizzare a Olevano, di fronte a quella che serve la centrale a cippato della Biolevano, dopo aver attraversato anche il territorio comunale di Castello d’Agogna.

Si prevede la posa su strutture di sostegno a terra di 20.832 moduli fotovoltaici di silicio monocristallino di 2,38 per 1,30 metri di dimensione, ciascuno dei quali con potenza di picco di 685 watt, da montare in file di 28 o di 56. Adotteranno la modalità “landscape”, ad inseguimento solare, con un piccolo motore che li orienta e li inclina per avere l’esposizione migliore nelle diverse ore del giorno. Non solo: saranno pannelli bifacciali, con il lato superiore per catturare la luce diretta del sole e quello inferiore per raccogliere la quota riflessa dal pannello accanto: una tecnologia che permette di migliorare la resa fino al 30% a parità di superficie territoriale occupata.

La producibilità annua è calcolata in 21.829 megawattore, con un risparmio di 4082 tonnellate equivalenti di petrolio che occorrerebbe bruciare per generare la stessa elettricità, evitando l’emissione in atmosfera di 10.740 tonnellate di anidride carbonica. La durata utile dell’impianto è stimata in 25-35 anni. L’intera produzione sarà ceduta alla rete nazionale, tranne una piccola quota di autoconsumo necessaria ad alimentare i sistemi interni: controllo, videosorveglianza.

All’interno del campo fotovoltaico ci saranno un edificio che ospiterà la cabina d’interfaccia, la control room e un ufficio e inoltre tre stazioni di trasformazione composte da inverter e trasformatore per la conversione della corrente continua generata in alternata. Tutta l’area sarà recintata da una rete metallica altra due metri sormontata da filo spinato. Le strade per la viabilità interna saranno permeabili, in battuto e ghiaia.

Per la realizzazione si calcolano 16 mesi di lavori con l’impiego di 114 addetti tra campo fotovoltaico, elettrodotto di connessione e nuova sottostazione elettrica. La gestione ordinaria non richiede la presenza fissa di personale sul posto, anche perché ci sarà un sistema di telecontrollo da remoto di tutti gli apparati. Tuttavia dovrebbe esserci occupazione continuativa per una decina di addetti alle riparazioni e manutenzioni, al taglio dell’erba e al periodico lavaggio dei moduli, che avverrà con acqua ad alta pressione senza uso di detergenti.

Ora, dopo la pubblicazione del progetto, tutti i soggetti coinvolti (Comune, Provincia, Regione, Arpa, Ats) dovranno inviare i propri pareri entro 30 giorni. Potrà farlo anche chiunque abbia interesse.

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