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Vino, boom del metodo classico e del pinot nero in Oltrepò

Raddoppiata la produzione negli ultimi cinque anni. L’analisi di Coldiretti Pavia diffusa oggi al convegno “Il futuro del vino in Oltrepò Pavese”

Annalisa Vella

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annalisa@ievve.com

04 Marzo 2024 - 18:09

Vino, boom del metodo classico e del pinot nero in Oltrepò

Ettore Prandini, Presidente nazionale di Coldiretti

Negli ultimi cinque anni è più che raddoppiata la produzione di spumante metodo classico Oltrepò Pavese Docg, che è passata da poco più di 10 mila ettolitri prodotti nel 2018 agli oltre 21 mila del 2023 secondo l’analisi di Coldiretti Pavia su dati di Regione Lombardia. Ed è cresciuta costantemente anche la coltivazione del pinot nero in provincia di Pavia, che con 3 mila ettari coltivati fa dell’Oltrepò la prima zona per estensione in Italia e una delle zone più importanti a livello mondiale per questo vitigno. Sono alcuni dati che emergono dall’analisi sulla produzione vitivinicola diffusa da Coldiretti Pavia in occasione del convegno “Il futuro del vino in Oltrepò Pavese” che si è svolto oggi pomeriggio all’Auditorium di Fortunago al quale hanno partecipato oltre 400 agricoltori provenienti da tutto l’Oltrepò Pavese.

Non solo la produzione di spumante, ma anche la coltivazione del pinot nero nella provincia di Pavia è in costante crescita. Con 3 mila ettari coltivati, l'Oltrepò Pavese rappresenta la prima zona in Italia per estensione e una delle più importanti a livello mondiale per questo vitigno. Questi dati emergono dall'analisi sulla produzione vitivinicola presentata durante il convegno che ha coinvolto oltre 400 agricoltori provenienti da tutta la regione.

Alla conferenza hanno partecipato importanti figure del settore, tra cui il Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, il Presidente di Coldiretti Lombardia Gianfranco Comincioli e il Presidente di Coldiretti Pavia Silvia Garavaglia. Garavaglia ha sottolineato l'importanza di valorizzare le etichette del territorio e garantire un giusto prezzo ai viticoltori locali, che sono stati duramente colpiti dall'aumento dei costi di produzione.

La provincia di Pavia rappresenta quasi il 45% della produzione vitivinicola lombarda, con una produzione media annuale di circa 800 mila quintali di uva. La stragrande maggioranza di questa produzione, il 95%, è destinata a undici denominazioni d'eccellenza del territorio tra vini Docg, Doc e Igt. Tra questi, spicca lo spumante metodo classico Oltrepò Pavese Docg, che è costituito principalmente dal pinot nero.

Quest’anno in provincia di Pavia il Comune con più pinot nero coltivato sulle sue colline è Montalto Pavese (261 ettari), seguito da Montecalvo Versiggia (232) e da Borgo Priolo (204). Appena giù dal podio c’è Santa Maria della Versa (190 ettari), mentre il Comune oltrepadano che ha la percentuale più alta di vitigni coltivati a pinot nero in proporzione agli ettari coltivati è Colli Verdi, dove l’85% dei vigneti attualmente in produzione è proprio a pinot nero.

Secondo l'analisi di Coldiretti Pavia, l'Oltrepò Pavese ha enormi potenzialità anche dal punto di vista turistico, con l'enoturismo che rappresenta un mercato di oltre 2 miliardi e mezzo di euro all'anno in Italia. L'Oltrepò Pavese punta sulla qualità per far conoscere le caratteristiche uniche dei suoi vini direttamente dai produttori, ottimizzando il rapporto prezzo/qualità e promuovendo così un pezzo di storia della tradizione italiana.

Le esportazioni dei vini dell'Oltrepò Pavese stanno registrando un'impennata significativa, quasi triplicando tra il 2008 e il 2022, passando da 9 a 26 milioni di euro. I principali mercati esteri per le etichette dell'Oltrepò includono la Francia, gli Stati Uniti, i Paesi Bassi, il Belgio e la Polonia.

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