Ora vanno deserti anche i concorsi da primario

Era già capitato che qualche concorso per assumere medici andasse deserto, soprattutto in epoca recente e in certe specializzazioni particolarmente ricercate. Ma è la prima volta almeno in provincia di Pavia che succede per un avviso pubblico per il conferimento di un incarico quinquennale di direttore di struttura complessa, ossia quello che tanti continuano a chiamare con il vecchio nome di primario.

È accaduto all’Ats per il bando che mirava a individuare il responsabile della struttura “Promozione della salute e prevenzione dei fattori di rischio comportamentale”, inserita nel dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria. L’obiettivo da perseguire è vasto: «Promuovere e individuare la salute individuale e collettiva secondo un approccio multidisciplinare, intersettoriale e coordinato, nel quale l’attenzione è focalizzata sulla centralità della persona e della comunità, nella consapevolezza che la salute è determinata non solo da fattori biologici o comportamenti individuali, ma anche da fattori ambientali, sociali ed economici».

Il bando è stato emesso a settembre, con scadenza il 12 novembre. Era richiesta la specializzazione in Igiene, epidemiologia e sanità pubblica. Sono arrivate cinque domande di partecipazione, dei dottori Raffaella Brigada, 53 anni, Antonio Costantino, 57, Anna Lamberti, 49, Oliviero Rinaldi, 55, e Marcello Tirani, 47.

È stata nominata e insediata la commissione, composta da tre primari esterni, due arrivati da Torino e uno da Brescia, più un interno, la dottoressa Cristina Gremita, all’epoca dell’indizione direttore sanitario facente funzione. Il 27 febbraio si sono riuniti, hanno stabilito i criteri di valutazione e analizzato i requisiti dei 5 candidati, ammettendone 4 (una non aveva l’anzianità richiesta). Per le 14,30 erano convocati per il colloquio, ma nessuno si è presentato.