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La politica
14 Marzo 2024 - 11:34
Il consiglio comunale di Mortara
I tre consiglieri comunali di maggioranza che si sono staccati dalla lista vivica Viviamo Mortara sono Federica Rufo, Annalisa Zenone e Riccardo Bertin e non parleranno prima del consiglio comunale del 20 marzo. Hanno deciso di formare un "gruppo misto". I responsabili della Civica hanno risposto a questa mossa con una dura comunicazione inviata ai giornali in cui ad un certo punto definiscono la decisione dei tre «uno sterile gioco di palazzo». Nel frattempo il sindaco è sicuro: «Mi hanno confermato che resteranno organici alla maggioranza. E non vedo che motivo avrei per non crederci». Insomma, sarebbe un dissenso tutto interno alla lista di Viviamo Mortara. Alcuni passaggi del comunicato sono al vetriolo. I membri della Civica (tra cui Michele Mazzitello, leader della formazione, assessore, così come Renato Ferraris, mentre Cinzia Vaccaroli è nel consiglio della Casa di riposo Cortellona e Marco Caresana nel Cda di Asm) scrivono che al loro interno c’è sempre stata «disponibilità all’ascolto e condivisione di ogni scelta» anche in occasione del rimpasto di giunta dello scorso dicembre. Poi, però, «incomprensibilmente questa dinamica è andata scemando fino a culminare con l’iniziativa del gruppo consigliare di votare con l’opposizione senza un confronto preventivo».
Si è creata una divisione non più sanabile. Che strada avrebbero preso gli ex componenti della lista? Una possibilità sarebbe stata presentare le dimissioni. «Una scelta rispettosa degli oltre 900 mortaresi che l’hanno votata - afferma Viviamo Mortara - Una seconda, che legittimamente hanno scelto, è stata la creazione del gruppo misto (...) Negli ultimi giorni, il confronto coi cittadini ci ha restituito incredulità e sdegno per un’operazione percepita come uno sterile gioco di palazzo, ma anche solidarietà ed esortazione a ricompattare la lista e continuare con rinnovato impegno». Viviamo infine conferma «incondizionato appoggio al Sindaco Gerosa». Un motivo di divergenza - non citato - sarebbe nato anche prima delle divisioni sulla mozione consiliare votata con l’opposizione, in merito al possibile deposito di scorie nucleari paventato a Mortara. I tre dissidenti sarebbero stati nettamente contrari. E potrebbe essere stata la prima incrinatura. Nel frattempo si muovono anche le altre forze politiche. La Lega (dall’opposizione) ritiene che sia stata una «importante defezione che non può essere derubricata ad una colpa dei fuoriusciti». «È evidente che in maggioranza ci sono problemi di collaborazione e dialogo». Anche Silvia Piani (Forza Italia) ritiene che sia stata una «evidente spaccatura interna». Di fatto la giunta, se il nuovo gruppo non rivendicherà un assessore, dovrà confrontarsi ogni volta con loro. Dinamiche tutte nuove che si vedranno solo nei fatti.
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